Dopo le feste religiose, in questo periodo iniziano le feste civili. Già da Venerdì 7 gennaio, infatti, ricorre il “compleanno” della nostra bandiera: il Tricolore, che nel 1797 fu istituita come vessillo della Repubblica Cispadana nella vicina Reggio Emilia. Il 7 gennaio sarà anche la data in cui, proprio da Reggio Emilia, il Capo dello Stato inizierà le celebrazioni del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia.

“Come per le altre ricorrenze pubbliche, – ha detto l’Assessore alla Cultura e Associazionismo Luca Cuoghi, – esorto i sassolesi ad esporre il Tricolore, simbolo di speranza, regalità e valore degli italiani, in questa sua giornata di festa”.

La nascita del tricolore italiano come bandiera nazionale, avvenuta a Reggio Emilia, dove il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta:

“che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. In quegli anni la prima campagna italiana di Napoleone contribuisce allo sgretolamento degli antichi stati, soppiantati da repubbliche giacobine: la Repubblica Ligure, la Repubblica Romana, la Repubblica Partenopea e la Repubblica Anconitana.

Fu loro l’iniziativa di scegliere i tre colori, adottando bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, ispirate al modello francese del 1790..

Successivamente, con la legge del 17 maggio 1861 n. 4671 veniva proclamato il Regno d’Italia, di cui la bandiera tricolore diveniva naturalmente il vessillo nazionale.