La costruzione dei 3 campi fotovoltaici, costati quasi 20.000.000 di euro, e voluti dall’amministrazione comunale, non hanno ancora portato a nessun beneficio sulle entrate delle casse comunali. Per contro questa cifra pesa duramente sui conti di una manovra che si salva e viene finanziata solo dai proventi delle concessioni edilizie per nuove costruzioni. Quello di Castelfranco è un bilancio tutt’altro che virtuoso.
Anche quest’anno, come nel 2010, il bilancio si regge sull’ inserimento a spesa corrente del 50% dei ricavi da concessioni edilizie per un importo di 700.000 euro.
L’amministrazione continua ad autorizzare nuove costruzioni, pur in un momento di crisi dell’edilizia, bloccando allo stesso tempo, con una burocrazia asfissiante e con tanti paletti anche sul “piano casa”, la possibilità per i privati di investire sulla ristrutturazione dell’esistente.
Per la sicurezza, continua l’incertezza relativa all’assunzione di nuovi vigili per cui la municipale rimarrà ancora sotto organico, e nulla si sà sulla riconferma dei turni serali.
Aumentano le uscite ed i costi per il servizi sociali dove i prezzi orari passano da 19 a 24 euro con un aumento del 25%. Ciò porterà ad un aumento della spesa di 300.000 euro senza creare nuovi servizi ai cittadini. La spesa non andrà a beneficio dei cittadini ma di chi gestisce i servizi sociali.
Per fare fronte alla crisi avevamo chiesto una completa inversione di tendenza anche per quanto riguarda la razionalizzazione dei costi della macchina comunale, e dei servizi sociali erogati.
Manca un qualsiasi progetto per dare sviluppo al territorio, mentre i progetti per il recupero e la valorizzazione complessiva del centro storico rimangono ancora da molti anni nei cassetti dell’amministrazione,ed è stato completamente disatteso qualunque progetto sulle frazioni,dove vive quasi la metà della popolazione, dove ancora mancano adeguate dotazioni dei servizi, e dove vi sono stati gravi problemi di sicurezza urbana
Quello di Castelfranco è un bilancio tutt’altro che virtuoso e capace di dare al comune quella spinta necessaria ad affrontare la crisi.