Dopo lo straordinario successo di pubblico del ciclo d’incontri e di lezioni magistrali sulla laicità e il pensiero critico tenuto lo scorso anno presso le aule magne dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Parma, l’iniziativa si ripropone nuove sfide.
Da una parte ci proponiamo l’ambizioso obiettivo di creare – grazie alla disponibilità dei più autorevoli intellettuali laici e di partner lungimiranti – un appuntamento annuale sul tema specifico del pensiero laico e dei suoi stretti legami con i valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale.
Valori, cioè, di laicità, pluralismo, diritti umani, libertà, autodeterminazione, razionalismo, costituzionalismo, democrazia, uguaglianza, socialità cui tutti gli italiani dovrebbero fare riferimento. Valori frutto di una storia plurisecolare e di conquiste politiche, sociali, culturali che hanno plasmato la nostra vita collettiva.
Tra questi valori la laicità (vedi l’illuminante definizione di Guido Calogero riportata nella testata di queste note) è uno dei principi fondamentali che, causa note ragioni storiche, è sempre stato negletto, nonché oggetto di continua manomissione del suo significato profondo.
La seconda sfida che ci siamo posti riguarda i temi di grande attualità che saranno affrontati, in modo trasversale, dai numerosi ospiti delle ‘Giornate’.
Accanto ai temi di carattere generale (rapporti della laicità con la costituzione, la politica, l’etica pubblica, il pluralismo e multiculturalismo, l’educazione …) negli incontri saranno affrontate anche tematiche specifiche, come l’autodeterminazione e libertà di scelta vs. infantilismo e minorità / fecondazione assistita / cellule staminali / biotecnologie e bioetica / biotestamento / coppie di fatto / ruolo della donna / mass media / costi della Chiesa / ora di religione / educazione sessuale e alla cittadinanza .
Nel dibattito attuale su questi temi è di solito assente la loro dimensione costituzionale, nel senso che i valori di riferimento nel valutare i vari diritti negati ai cittadini italiani non sono quelli stabiliti con procedure democratiche dalla nostra Carta costituzionale ma valori di tipo confessionale, da Stato etico. Negando così fondamentali principi quali il pluralismo delle concezioni etiche della vita e la libertà di scelta / autodeterminazione del cittadino consapevole e responsabile.
Se queste sfide saranno vinte, le ‘Giornate della laicità’ possono diventare in pochi anni un appuntamento importante a livello nazionale, anche se esempi analoghi sembrano oggi assolutamente irraggiungibili. Il pubblico di riferimento delle ‘Giornate’ è un pubblico definito curioso, forte lettore, assetato di cultura critica, che non ama conformismi e luoghi comuni.