La Regione Emilia Romagna è finita nel mirino dell’Agenzia di rating Moody’s ed Errani che fa? Prima ancora di domandarsi se l’attenzione “straordinaria” di Moody’ sull’Italia e le sue aziende pubbliche sia oggettiva o interessata, tenuto conto che l’Agenzia stessa è stata in passato discussa, Errani si lancia in uno sconsiderato attacco contro lo Stato italiano e, indirettamente, contro il Governo, affermando che: “la messa sotto controllo e sotto osservazione dello Stato italiano ha comportato questo risultato”.
La solita logica furbesca del politicante: la colpa è di tutti, quindi di nessuno. Tutto ciò ignorando completamente il fatto che il Fondo Montetario Internazionale, l’OCSE e la Banca Centrale Europea, hanno espresso, ripetutamente, un parere positivo sulla politica economica del nostro Paese. In questo modo Errani dimostra di essere un pessimo statista ed un irresponsabile, stante la crisi finanziaria internazionale; a meno che non voglia proporre come modello la Grecia.
In ogni caso Errani si dice “non preoccupato per la Regione Emilia Romagna”, ma sbaglia, in quanto ragioni di apprensione, stante la “finanza allegra” dell’attuale Giunta, ce ne sono molte, mi pare che i debiti siano ormai ad un livello di guardia: 913 milioni di euro di disavanzo nel 2010.
Invece Errani, disinvoltamente, avrebbe affermato: “non sono preoccupato per la Regione, sono preoccupato per il nostro Paese”. Siamo alle solite: si fa ricorso, in modo tragicomico, ad un diversivo per eludere le proprie responsabilità.
Non contento, infatti, Errani tira in ballo altre Regioni, aggiungendo: “Le Regioni sotto osservazione sono quelle più qualificate, ossia la Lombardia e la Provincia autonoma di Trento”. Già, si parla della Regione Emilia Romagna sotto osservazione ed Errani chiama in causa qualcun’altro.
In realtà ritengo che questo “gioco al massacro” che sta tentando la sinistra sia profondamente sbagliato e dannoso, soprattutto per l’Italia e la sua economia.
(Fabio Filippi)