Seicento milioni di animali vivono in Italia, e tra questi ben 45,5 milioni vivono nelle nostre case. Questo in sintesi il dato macroscopico emerso nel rapporto tra italiani e animali fornito annualmente dalla Lav (Lega antivivisezione).
Secondo l’associazione animalista tra gli animali domestici i più numerosi sono i pesci d’acquario, gli italiani ne possiedono 16 milioni, al secondo posto gli uccelli (12 milioni). Nella classica sfida tra cani e gatti vincono i secondi con 7 milioni e mezzo di esemplari domestici contro 7 milioni di cani. Gatti primi anche nel randagismo: 1.300.000 i mici in libertà contro 660.517 cani. Aumentano nella penisola gli animali esotici, oltre 500.000 quelli presenti nelle case degli italiani, ai quali vanno aggiunti 40.000 rettili, 1 milione di tartarughe d’acqua dolce e 3.000 grandi felini (leoni, pantere e leopardi).
Gli animali ancora allevati e uccisi per la pelliccia sono 250.000, 905.603 quelli usati a fini sperimentali, un numero inferiore rispetto al 1997 quando erano 1.147.551. Ma il dato è per la Lav solo apparentemento confortante perchè nell’ultimo triennio sono aumentati gli esperimenti in deroga, cioè quelli condotti a scopo didattico, senza anestesia.
E infine in Italia sono 7.025 gli animali vittime accertate di maltrattamenti, e 440.433.442 quelli uccisi a scopo alimentare. Rispetto a quest’ultima categoria sono molti gli italiani che hanno scelto un’alimentazione vegetariana o vegan (né carne, né pesce): 3 milioni, contro 1,5 milioni rilevati negli anni ’90.