Mercoledì 21 settembre, se non ci saranno vento e pioggia, la Ghirlandina sarà “svestita” del telo dell’artista Mimmo Paladino che la ricopre da quasi quattro anni, cioè da quando sono iniziate, nel gennaio 2008, le indagini preliminari del lungo e meticoloso restauro che sta terminando proprio in questi giorni.

Le operazioni di smontaggio inizieranno in mattinata e si completeranno entro le 18.30, quando sotto i portici del Palazzo comunale è previsto un brindisi per festeggiare la fine dell’intervento sulla torre civica, proclamata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità assieme a Cattedrale e piazza Grande.

Una volta srotolati i 64 metri del telo, la Ghirlandina non sarà ancora pienamente visibile perché avvolta dal ponteggio del cantiere, che sarà smontato nei giorni successivi; le operazioni richiederanno circa un mese e alla fine di ottobre restituiranno alla città il suo monumento-simbolo.

Prima di allora, per ammirare da vicino la torre dall’esterno e “ad alta quota” si potrà approfittare del week end di sabato 3 e domenica 4 settembre, quando sono in programma le ultime visite guidate gratuite. Organizzate dal settore Lavori pubblici del Comune in collaborazione con i Musei civici e il Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, le visite si svolgeranno nei due giorni dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18 ogni mezz’ora, dureranno 50 minuti e saranno condotte da Rossella Cadignani, architetto responsabile dell’edilizia storica del Comune, Francesca Piccinini, direttrice del Museo civico d’arte, e Stefano Lugli, docente al Dipartimento di Scienze della terra dell’Università.

I partecipanti dovranno avere normale capacità motoria e calzare scarpe con suola antiscivolo (per esempio, scarpe da ginnastica). Sul posto verrà fornito il casco protettivo. I minorenni potranno partecipare solo se accompagnati da un adulto e dopo la firma di un modulo di assunzione di responsabilità (prenotazioni a partire da lunedì 29 agosto al numero 059 2033125).

“Quando avremo smontato anche il ponteggio del cantiere organizzeremo, assieme alla Fondazione cassa di risparmio di Modena, una mostra fotografica che consentirà di ripercorrere le fasi del restauro della torre”, spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonino Marino. “Nelle prossime settimane valuteremo anche come riutilizzare il telo di Mimmo Paladino; personalmente, mi piacerebbe che almeno una parte venisse collocata in un luogo significativo della città”.

Alta quasi 90 metri, la Ghirlandina è una della più antiche torri medievali italiane. Costruita probabilmente in contemporanea al Duomo a partire dal 1099, fu completata nel 1319 da Enrico da Campione e sin dalle origini ha avuto funzioni civiche: dall’altezza di quasi 40 metri i custodi sorvegliavano i forzieri con gli atti pubblici del Comune e segnalavano l’apertura delle porte cittadine e le situazioni di pericolo. La Sala della Secchia, decorata con affreschi del Quattrocento, conserva una copia della celebre Secchia rapita che ispirò il poema eroicomico di Alessandro Tassoni.

Nel tempo, la torre è stata sottoposta a moltissimi restauri; rispetto a quello che sta terminando in questi giorni, il precedente risale agli anni Settanta.