Ormai il tema della semplificazione degli organi di gestione del territorio è divenuto ineludibile. L’UDC, da tempo, sta affermando la necessità di aggregare le realtà comunali (soprattutto quelle più piccole) per creare comuni di più grandi dimensioni capaci di dotarsi di una struttura organizzativa ed amministrativa più rispondente alle esigenze dei cittadini.

In un mondo globalizzato, in cui famiglie ed imprese sono costrette a far fronte al momento di crisi ripensando al proprio ruolo ed al proprio impegno, anche la pubblica amministrazione non può sottrarsi a questo destino e deve imparare a migliorare la propria efficienza. Tutti possiamo toccare con mano l’oggettiva impossibilità per i piccoli comuni di rispondere alle esigenze dei cittadini, innanzitutto continuando a garantire importanti servizi sul territorio. Sino ad ora si è tentato di sopperire a queste evidenti carenze con la creazione delle Unioni dei Comuni, le quali però hanno semmai rappresentato la spia del problema, ma non certo la sua soluzione. La necessità di accorpare i comuni è conseguente alla necessità di meglio rispondere alle esigenze dei cittadini, famiglie ed imprese; occorre fornire una risposta alla richiesta di servizi con maggiore professionalità e competenza, a costi sopportabili per la comunità ed il singolo utente.

Ridurre, quindi, mediante procedimenti di vera e propria fusione, il numero dei comuni della nostra provincia da 47 a 18, consentirebbe alla nostra pubblica amministrazione di fare uno scatto in avanti in termini di semplificazione (oltre alla diminuzione dei sindaci gli assessori della provincia passerebbero dagli attuali 234 a 121 unità ed i consiglieri comunali dagli attuali 817 a sole 368 unità), di efficienza e soprattutto consentirebbe di superare gli enti aggiuntivi, quali le Unioni dei Comuni, che costano troppo senza incidere in maniera importante in termini di ritorno di maggior efficienza nei servizi.

Noi dell’UDC abbiamo proposto una nuova visione del nostro territorio provinciale, sulla quale chiediamo alle altre forze politiche di aprire un confronto serio per il bene dei cittadini; per questo domenica 27 novembre, alle ore 9,30, presso il Palafamigli a Spilamberto (Mo) terremo un convegno pubblico sull’argomento, durante il quale sentiremo la voce di alcuni amministratori della nostra provincia, quali il Sindaco di Spilamberto Francesco Lamandini ed il primo cittadino di Cavezzo, Stefano Draghetti (il cui progetto di fusione con i comuni di Medolla e San Prospero intendiamo sostenere e valorizzare) e ci confronteremo con i rappresentanti politici locali del Partito Democratico (Davide Baruffi) e del Popolo della Libertà (On. Isabella Bertolini), con l’intervento di chiusura dell’On. Mauro Libè, responsabile nazionale UDC degli Enti Locali.

(Fabio Vicenzi, Consigliere Provinciale UDC – Coordinatore Provinciale UDC)