“Per il piano particolareggiato relativo a via Aristotele è stata seguita la stessa prassi adottata in ogni occasione, cioè il percorso previsto dalle leggi regionali in materia e dalle specifiche norme comunali”. E’ quanto precisa l’architetto Alessio Ascari, dirigente del servizio Trasformazione edilizia e qualità dell’architettura del Comune di Modena, in seguito alle notizie pubblicate sulla stampa relative all’iter seguito dall’Amministrazione per il piano di via Aristotele.

“Gli accordi sulle aree F sono stati stipulati sulla base di uno specifico regolamento approvato con delibera consiliare nel febbraio 2008 e la Giunta comunale ha autorizzato la formazione e la presentazione del piano privato di via Aristotele in variante al Piano operativo comunale a dicembre 2010”, afferma Ascari ripercorrendo l’iter. “Terminata la fase istruttoria con la Conferenza dei servizi, che ha coinvolto Arpa e Ausl, e valutato il regolare espletamento di tutti gli adempimenti previsti dalle norme, l’assessorato era tenuto a depositare il piano e a inviarlo alla Provincia”, spiega ancora Ascari.  “Qualsiasi altro atteggiamento avrebbe significato un non corretto comportamento tecnico-amministrativo e un trattamento differenziato e ingiustificato rispetto ad analoghe situazioni”.

Con il deposito, il piano diventa pubblico e chiunque può visionarlo e produrre osservazioni entro i 60 giorni previsti dalla legge. Terminato tale periodo, il piano, corredato dai pareri di Arpa, Ausl, Circoscrizione, dalle eventuali riserve della Provincia e dalle controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini, completerà il suo iter passando al vaglio della Commissione consiliare comunale (Seta) e approderà in Aula per il voto.