Da tempo, a livello nazionale e locale, la CGIL evidenza le conseguenze assurde determinate dai vincoli imposti ai Comuni sul patto di stabilità per il lavoro, il welfare, lo sviluppo della comunità.

Dover per forza accantonare risorse disponibili (23 milioni di euro per il solo Comune di Modena) che potrebbero invece essere spese, è non solo dannoso, ma contrario alle scelte di sviluppo e di crescita che dovrebbero essere messe in atto con l’obiettivo di far ripartire l’economia del territorio.

Queste risorse potrebbero, e per la Cgil dovrebbero, essere spese per far partire cantieri, per investimenti finalizzati prioritariamente alla tutela e al riassetto idrogeologico ambientale, per il recupero e l’ammodernamento del patrimonio abitativo, per i servizi di welfare e per pagare in tempi decorosi opere già completate e per effettuare le quali, in assenza dei pagamenti pubblici, molte imprese hanno dovuto far ricorso al credito.

Per la Cgil vanno quindi nella direzione giusta le scelte prese dal Direttivo Nazionale dell’Anci di chiedere al Governo la revisione del Patto di stabilità e del provvedimento sulla tesoreria unica, partendo dal presupposto che la cooperazione fra i livelli istituzionali non può scaricare il maggiore aggravio della riduzione del debito sugli enti locali.

E pensiamo anche che, in caso di risposte negative, la protesta si debba concretizzare anche con scelte dei bilanci coerenti con la necessità di fare politiche per la crescita e i servizi .

Crediamo che gli Enti Locali, come proposto dall’ ANCI, debbano avere la forza, tutti insieme, di approvare dei bilanci in cui spese indispensabili per la garanzia del soddisfacimento di diritti sociali e civili della comunità restino escluse dal conteggio del Patto; spese quali il pagamento delle imprese, la manutenzione del territorio, l’edilizia scolastica, le funzioni fondamentali svolte dai Comuni anche attraverso il superamento degli attuali vincoli di spesa sul personale (nuove assunzioni per garantire i servizi).

Per questo nei prossimi giorni la Cgil proporrà a Cisl e Uil di chiedere un incontro a tutti i Sindaci sul tema del Patto di stabilità per riadattare le scelte di bilancio in funzione o del mutato quadro nazionale o per effetto di un’azione collettiva di non rispetto del Patto, nella consapevolezza di essere in una stagione di scelte economiche particolarmente difficili per i nostri Enti Locali, in un quadro in cui, fra i tagli ai trasferimenti e l’aumento della tassazione, è a rischio la tenuta sociale delle nostre comunità.

(Tania Scacchetti, segreteria Cgil Modena)