Ben 32 evasori totali, oltre 70 milioni di ricavi sottratti alle imposte e altri 16 milioni sottratti all’Iva. E’ il bilancio dei controlli che la guardia di finanza di Bologna ha effettuato dall’inizio dell’anno.

Le categorie economiche degli evasori accertati vanno dal commercio all’ingrosso e al dettaglio alle attività professionali, alle costruzioni e all’agricoltura: singolare, tra gli altri, il caso di una azienda agricola che, non avendo appezzamenti di terreno, acquistava prodotti cerealicoli ‘in nero’ e poi li cedeva dichiarandoli biologici.

Nell’ambito di un’approfondimento di un’operazione sospetta di riciclaggio, è venuto alla luce il caso di un cittadino che ha percepito 1.700.000 euro frutto di una distrazione di disponibilità finanziarie di una società, sui quali ora gli verrà applicata la prevista tassazione ai fini delle imposte dirette.

Scoperto anche, grazie alla cooperazione con la Repubblica di San Marino, un antiquario che non aveva pagato imposte dirette per oltre 6 milioni di euro.