Rapina aggravata in concorso è l’accusa mossa a due 30enne partenopei dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano. Per uno di loro il GIP, accogliendo le richieste della D.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto presso la Procura reggiana, ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Mentre uno stava in auto facendo il palo l’altro entrava nella cabina di un camion rubando il marsupio di un autotrasportatore: scoperti dal derubato che intendeva fermarli , hanno cercato di investirlo dandosi poi alla fuga. I due malviventi non sono però riusciti ad assicurarsi l’impunità: le indagini dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano, a cui il derubato ha sporto denuncia, ne hanno, infatti, rivelato l’identità consentendone la denuncia. La D.ssa Maria Rita Pantani, Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri di Scandiano ha quindi richiesto un provvedimento restrittivo di natura cautelare. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Emilia, a sua volta, presa visione dell’attività investigativa, accoglieva la richiesta del sostituto, titolare dell’inchiesta, emettendo a carico di uno dei due indagati la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Per la rapina risultano indagati C.P. 32enne originario di Napoli e residente a Cadelbosco Sopra dove è stato sottoposto all’obbligo di dimora, e il 30enne N.C. residente a Melito di Napoli. Secondo il capo d’imputazione i due in concorso tra loro e precisamente il 32enne quale autore materiale e il 30enne fungente da palo in auto, dopo essere entrati all’interno della cabina di un camion parcheggiato presso un distributore di benzina di Scandiano ed aver asportato il marsupio dell’autotrasportatore, per assicurarsi la fuga cercavano di investirlo, dileguandosi.

L’origine dei fatti la tarda mattina del 15 febbraio dello scorso anno quando un autotrasportatore subiva il furto del proprio marsupio contenente 250 euro e documenti vari. Il derubato notava muovere la cabina del mezzo mentre stava scaricando il carburante e scorgeva un giovane che dopo essersi impossessato del marsupio fuggiva verso un’autovettura Renault Twingo ferma poco distante con a bordo un altro ragazzo. Il ladro saliva in macchina e si metteva alla guida. Il derubato raggiunto l’auto si poneva davanti per non farla partire ma il conducente ingranava la marcia costringendo l’autotrasportatore a spostarsi al fine di evitare l’investimento. Quindi l’allarme ai carabinieri di Scandiano che avvivano le indagini che grazie ad alcuni elementi della targa conducevano ad indirizzare le attenzioni investigative nei confronti del sunnominato 32enne nei confronti dei quali venivano acquisiti importanti elementi di riscontro quali il riconoscimento da parte del derubato. Un primo tassello che successivamente portava all’identificazione del complice. I militari scandianesi infatti acquisivano e visionavano i filmati registrati dalla telecamere installate presso la stazione di servizio riconoscendo e quindi individuando il complice nel predetto 30enne di Melito di Napoli. I Ris di Parma a cui venivano inviate le immagini con la foto dell’indagato in sede di comparazione rivelano un giudizio di compatibilità tra la foto dell’indagato e il volto ripreso dalle telecamere. Gli elementi acquisiti portavano quindi i Carabinieri scandianesi a denunciare i due alla Procura reggiana con la D.ssa Maria Rita Pantani che richiedeva ed otteneva a carico dell’autore materiale della rapina il predetto provvedimento di natura cautelare.