lucio-dalla-7La sagoma di Lucio Dalla che  suona il sax con attorno i gabbiani delle sue amate isole Tremiti,  realizzata tramite una rete metallica che sara’ montata sulla facciata della sua casa in via D’Azeglio, nel cuore di Bologna, in modo da  proiettare un’ombra vicino al balcone del suo studio, affacciato su  piazza dei Celestini. E’ l’istallazione, ideata e donata dall’artista  trevigiano Mario Martinelli, che verra’ scoperta il prossimo 26  gennaio alle 17.30 nell’ambito della notte bianca di Artefiera,  manifestazione alla quale Lucio Dalla, in quanto collezionista e  amante dell’arte, non mancava mai.

L’installazione intitolata ‘L’ombra di Lucio’ e’ temporanea e  rimarra’ infatti visibile al pubblico fino al 4 marzo, data della  nascita dell’artista scomparso lo scorso primo marzo e giorno in cui  si terra’ un grande concerto commemorativo in piazza Maggiore.

L’iniziativa e’ stata presentata oggi a Palazzo  D’Accursio dall’autore, dalla curatrice Emanuela Agnoli,  dall’assessore alla Comunicazione Matteo Lepore e dalla cugina di  Dalla Dea Melotti, insieme agli altri eredi del cantautore.
L’installazione che gioca sul concetto della leggerezza e del vuoto  rimanda all’idea dell’effimero e dell’assenza. L’opera di Martinelli,  che non conobbe Lucio in vita, e’ di fatto una ‘non-scultura’, un  ‘non-monumento’ pensato per non essere invasivo e per evocare, in un  certo senso, lo spirito di Dalla che per i bolognesi e’ ancora vivo in citta’.

Con ‘L’ombra di Lucio’ si potra’ interagire in occasione della  performance ‘Incontro con l’ombra’ che si terra’ dalle 21 alle 24, la  sera stessa dell’inaugurazione. “Abbiamo lo scrupolo di fare cose che  possono piacere a Lucio e il dovere di farle bene perche’ temiamo di  fare cose sbagliate” ha spiegato Dea Melotti che ha aggiunto “l’idea  dell’ombra ci e’ piaciuta perche’ da’ l’idea di qualcosa che respira.
Immaginiamo Lucio che dialoghi con la sua ombra, parlando delle  lasagne che gli piacevano tanto e dell’eterna diatriba con i  tortellini”.