Maggiore attenzione all’ambiente da parte di tutti? Voglia di mettersi in forma? Mezzo più economico per eccellenza? Forse sì, sono tutti buoni motivi per cui gli italiani sempre più spesso scelgono di utilizzare la bicicletta, una rivoluzione nello stile di vita che segna l’inversione di rotta legato ai mezzi di trasporto. Era dal Dopoguerra infatti che – merito anche del boom economico dell’epoca – le automobili rimanevano indiscutibilmente regine incontrastate delle vendite nella nostra Penisola. Gli ultimi dati disponibili (Censis) però hanno rivelato il cambiamento di rotta: 1.750.000 le biciclette vendute contro 1.748.143 di automobili immatricolate.

Ma nello specifico come si comportano sulle strade e cosa ne pensano i cittadini del capoluogo emiliano che utilizzano le due ruote quotidianamente? L’ultima ricerca dell’ Osservatorio Linear dei Servizi dà la parola al popolo dei ciclisti bolognesi.

Partiamo dalla scelta del modello: la più amata dai cittadini delle due torri risulta la mountain bike (35%) forse perché la più economica fra i modelli o forse perché la più robusta e facile da usare sia in città che su strade più tortuose mentre al secondo posto per preferenze la city bike (31%) veloce e agile nel traffico urbano, mentre al terzo posto troviamo l’indistruttibile bicicletta “del nonno” (14%), un classico intramontabile e sempre amato, come confermato dai dati: 200 mila restauri solo nel 2011 (Confindustria Ancma).

Capitolo sicurezza: strade cittadine ancora non sicure, lo dichiarano ben 7 bolognesi su 10 (65%), questa la fotografia che emerge dall’ Osservatorio Linear. I motivi principali? Il 29% dei ciclisti indica negli automobilisti indisciplinati il principale problema, un 10% si lamenta delle piste ciclabili, troppo poche o addirittura inesistenti, mentre il 5% degli intervistati invece sottolinea lo stato delle strade, dissestate e prive di manutenzione. Ma la sicurezza deve essere anche proattiva, sebbene un ciclista su due (48%) afferma di non utilizzare il caschetto ed un 35% confessa di segnalare la propria presenza sulle strade con le luci di posizione solo quando si ricorda.

Cosa non sopportano i ciclisti bolognesi degli automobilisti: al primo posto l’apertura delle portiere senza curarsi della loro possibile presenza (52%), mentre il mancato utilizzo delle frecce di direzione ed il parcheggio in doppia fila è indicato dal 40% degli intervistati.

Cosa non sopportano gli automobilisti felsinei dei ciclisti: i gruppi di ciclisti che circolano anche in modo affiancato non va giù al 65% degli intervistati, i quali rinfacciano agli utilizzatori delle due ruote di non segnalare mai i cambi di direzione (40%) e di non accendere mai i fari (37%) per segnalare la loro presenza.

Biciclette sempre più utilizzate in Italia quindi, come già confermato circa un anno fa dall’Osservatorio Linear dei Servizi, sebbene il problema della poca sicurezza sulle nostre strade sia rimasto sostanzialmente invariato. Comportamenti attenti e appropriati sono auspicabili da tutti – dai ciclisti agli automobilisti, e consentirebbero finalmente “la seconda inversione di tendenza”: la sicurezza.