bullismo_3I Carabinieri della Stazione di Modena Principale, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, hanno arrestato il diciassettenne M.C., studente e incensurato, di origini marocchine ma da anni residente a Modena insieme alla propria famiglia. Il giovane è gravemente indiziato del delitto di rapina, commesso nel pomeriggio del 7 febbraio ai danni di un sedicenne italiano, anch’egli studente e residente a Modena.

Le indagini dei militari dell’Arma sono partite dalla denuncia contro ignoti sporta dalla vittima che, accompagnata dai propri genitori, si era recata presso la Stazione di Modena Principale per raccontare i fatti. Nella circostanza il giovane rapinato ha dichiarato che mentre camminava a piedi in via F. De Andrè, uno sconosciuto nordafricano, apparentemente suo coetaneo, lo aveva aggredito con spintoni e percosse, e poi, dietro pesanti minacce di più gravi conseguenze, lo aveva costretto a consegnare il suo smart-phone Samsung di ultima generazione. Non pago del bottino, il “bullo” aveva anche tentato una sorta di estorsione, intimandogli di procurare al più presto 50 euro, perché quanto prima lo avrebbe nuovamente rintracciato insieme ad altri 5 complici per avere il denaro.

Raccolta la denuncia, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità del rapinatore mediante parziali testimonianze di altri giovani e mediante riconoscimento fotografico da parte della vittima.

Essendo l’indagato una persona incensurata e dunque non schedata dalle FF.PP, i Carabinieri hanno reperito la sua foto – insieme a quella di altri potenziali indiziati – sul social network facebook. Una volta rintracciato presso l’abitazione di residenza, il giovane marocchino è stato dichiarato in stato di arresto e condotto presso una comunità per minori di Bologna, dove fra qualche giorno verrà sottoposto ad interrogatorio dal GIP dei minori.