Dopo la vittoria referendaria il Comitato Provinciale Acqua Bene Comune di Reggio ha saputo costruire un dialogo e un confronto costante e continuo con le forze politiche e i soggetti istituzionali per arrivare a sancire l’inizio di un percorso di ripubblicizzazione. Un percorso per niente scontato che ci ha visto muovere per primi in regione e all’avanguardia in tutta Italia con riconoscimenti. Un percorso che a tutt’oggi però viene negato nell’aggiornamento del Piano Industriale di Iren, pubblicato a Febbraio scorso, cosa su cui i Sindaci, che hanno deciso tutt’altro, dovrebbero esigere pubbliche spiegazioni dalla dirigenza aziendale.
Ecco perchè nonostante il cammino lungo, tortuoso ed entusiasmante che ci ha visto partire l’estate scorsa con la stesura delle mozioni popolari e arrivare con successo al convegno nazionale e alla manifestazione dello scorso 15 Dicembre, a una storica affermazione delle mozioni popolari sull’acqua (“quasi” 3 su 3) presentate in Consiglio Comunale e alla decisione senza precedenti dei Sindaci in Consiglio Locale ATERSIR di votare per la ripubblicizzazione, le cose da fare sono ancora tante e abbiamo bisogno del contributo di tutti: perchè Il nuovo percorso partecipativo provinciale per la ripubblicizzazione è tutto da costruire e riempire di contenuti.
L’anno appena iniziato, battezzato come Anno della Cooperazione Internazionale per l’Acqua è l’ennesimo segnale della centralità di questo tema, la Giornata Mondiale sull’Acqua del 22 Marzo che quest’anno compie 20 anni è proprio lì a ricordarcelo, perchè l’accesso e il diritto all’acqua sono e saranno ancora per lungo tempo un problema in tante parti del mondo, con la crisi climatica che accorcia sempre di più le distanze tra il nostro mondo e le aree disagiate, il percorso partecipativo provinciale per la ripubblicizzazione è tutto da costruire e riempire di contenuti, e poi la novità della prima Campagna ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) della storia -si può firmare fino a settembre- dove si afferma a gran voce che l’acqua nei Paesi dell’Unione deve essere riconosciuta come un diritto umano e un bene comune.
La situazione politica ed economica italiana però ci consegna anche uno scenario in cui il movimento per l’acqua, insieme a tutti movimenti che rivendicano un’altro modello di sviluppo come uscita dalla crisi, sente la necessità di promuovere una “cultura dei beni comuni” per produrre un cambiamento anche a partire dal nuovo parlamento appena insediato: per questo nelle prossime settimane raggiungeremo tutti i parlamentari eletti nella Provincia di Reggio Emilia e consegneremo a ciascuno di loro un “kit dell’acqua”, ovvero una serie di strumenti informativi con cui costruire e promuovere la ripubblicizzazione del servizio idrico in tutta Italia, anche e soprattutto a partire dall’esempio di Reggio per cui chiederemo loro di farsi simbolicamente “portatori d’acqua”. Ogni consegna sarà documentata da foto, filmati, dichiarazioni e un’intervista al parlamentare di turno.