Un protocollo di legalità per contrastare con ogni mezzo il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nell’economia locale e non, uno strumento innovativo che ha l’obiettivo di diventare un vero e proprio scudo legale per cooperative e imprese e che, al tempo stesso, va incontro alle richieste di efficienza delle aziende riducendo al minimo le procedure burocratiche senza perdere di efficacia.
Si tratta del Protocollo di Legalità proposto da Legacoop Bologna alla Prefettura di Bologna e al Ministero degli Interni, messo a punto a seguito di una serie di incontri che i dirigenti dell’associazione hanno avuto con esperti in tema di contrasto alle infiltrazioni mafiose. “Attualmente il Protocollo è al vaglio della Prefettura di Bologna, per la sua validazione formale – dichiara il presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari – Tutte le cooperative associate a Legacoop Bologna possono aderire, sottoponendosi, e sottoponendo i contratti stipulati con i propri fornitori, ad una serie di controlli oltre a quelli previsti per legge. I contratti si formalizzeranno solo a seguito del parere non ostativo della Prefettura di Bologna, altrimenti saranno automaticamente risolti. Lo stesso meccanismo vale anche nelle fasi successive del rapporto con i fornitori, nei casi di condanna (anche in primo grado) o applicazione di misure cautelari, di sicurezza o prevenzione a carico dei vertici dell’impresa fornitrice”.
Il protocollo prevede una serie di meccanismi non solo difensivi ma anche reattivi nei confronti dell’economia illegale. L’originalità sta anche nel suo essere efficiente, oltre che efficace, riducendo le procedure burocratiche e semplificando la vita alle aziende che lo adotteranno. Un’impostazione che ha l’obiettivo di far aderire il maggior numero di imprese possibile, senza che l’adesione diventi un costo in più in termini di tempo da dedicare alle procedure.
Legacoop Bologna, deterrà un Albo delle imprese accreditate, elemento del tutto innovativo, che raccoglie tutte le aziende che hanno ottenuto informativa antimafia non ostativa dalla Prefettura di Bologna. L’Albo è a disposizione delle imprese aderenti al Protocollo che si impegnano a scegliere, per le proprie esigenze di lavoro, solo imprese iscritte all’Albo, quindi “certificate”, creando così un circuito virtuoso che è un vero e proprio scudo di legalità per gli operatori economici. “Bisogna mettere in campo tutti gli strumenti possibili di prevenzione ma dobbiamo pensare anche a meccanismi reattivi nei confronti dell’economia illegale, che ha già inquinato il nostro territorio – aggiunge Calzolari – per questo abbiamo pensato all’Albo delle imprese certificate, è un meccanismo che consente di far circolare la moneta buona e di scacciare quella cattiva”.
Del protocollo di legalità messo a punto da Legacoop Bologna, si discuterà nel corso del convegno “Legalità, un patto per Bologna”, in programma il 18 aprile 2013 alle Scuderie di Piazza Verdi, al quale parteciperanno esponenti delle istituzioni e delle associazioni economiche e sindacali. “Mettiamo questo protocollo a disposizione della città, del sistema territoriale bolognese e di altri territori. Si tratta di un modello replicabile che verrà costantemente aggiornato grazie al monitoraggio di una cabina di regia locale e nazionale – ha concluso Calzolari, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la legalità messe in campo da Legacoop Bologna – Il contrasto alle infiltrazioni mafiose è vitale per le imprese e per il territorio. Per questo auspichiamo che siano tanti, non solo le cooperative, ad aderire o a promuovere iniziative simili, più siamo meglio è. Auspichiamo che ci sia anche un sostegno forte da parte delle istituzioni locali. Sarebbe un bel segnale che Bologna manda a tutto il Paese, distinguendosi come territorio dell’economia legale e del rispetto dei diritti”.
Legacoop Bologna, grazie al contributo della Camera di Commercio di Bologna, ha promosso anche la video-inchiesta di Giovanni Tizian “L’avanzata criminale, economica e culturale delle mafie nell’Emilia-Romagna che resiste”. Il video, prodotto da Voli Group, indaga sulle infiltrazioni mafiose nel territorio emiliano-romagnolo e mette in luce quali sono i nuovi business mafiosi e gli effetti distorsivi che producono sui mercati.
L’inchiesta del giornalista modenese, che ha collaborato anche alla redazione del Protocollo di Legalità di Legacoop Bologna, sarà proiettata in anteprima nazionale nel corso del convegno “Legalità, un patto per Bologna”, in programma il 18 aprile 2013 alle scuderie di piazza Verdi, alla presenza dell’autore.
La docu-inchiesta di Giovanni Tizian, in questa prima fase, sarà distribuita on line e visibile a tutti, sia nella sua versione integrale che sotto forma di episodi di durata ridotta. Ci sarà un canale youtube dedicato e successivamente sarà oggetto di una programmazione dedicata, curata da Voli Group, nelle scuole dell’Emilia-Romagna e in diverse sale cinematografiche.
Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità nasce nel maggio 2006 come associazione senza fini di lucro per iniziativa di alcune importanti imprese cooperative per la maggior parte aderenti a Legacoop Bologna. Obiettivi Di Cooperare con Libera Terra: consolidare e supportare lo sviluppo imprenditoriale delle cooperative che gestiscono beni e terreni confiscati al crimine organizzato attraverso il trasferimento di know how. L’Agenzia è quindi, grazie alle cooperative associate che mettono a disposizione le loro professionalità, una “banca delle competenze” al servizio delle giovani cooperative. Info. www.cooperareconliberaterra.it