(Adnkronos) – Il commercio illecito di sigarette in Italia ha raggiunto un livello record nel 2012, registrando un aumento percentuale del 50% rispetto al 2011 e del 300% rispetto al 2009. Il dato risulta tra i piu’ elevati dell’Unione Europea, raggiungendo nel 2012 l’8.5% del totale del consumo di sigarette. Questi i risultati, relativi all’ultimo anno, dello studio realizzato annualmente da Kpmg per la Commissione Europea, i 27 Stati membri e Philip Morris International. A livello europeo la situazione non e’ certo migliore: il commercio illegale di sigarette nell’Unione ha raggiunto un nuovo record, oltre l’11,1%, rispetto al 10,4% del 2011, stimando una perdita per le entrate fiscali europee pari a 12,5 miliardi di euro. Per il sesto anno consecutivo si conferma quindi un forte aumento del commercio illecito nel vecchio continente. Nel dettaglio, lo studio ha rilevato che l’Italia, insieme a Regno Unito, Grecia ed Estonia, e’ tra i paesi con incrementi del traffico illecito piu’ alti rispetto al 2011. La stima del consumo illecito di sigarette in Italia e’ di 7,3 miliardi di sigarette, per un mancato gettito fiscale pari a circa 1,2 miliardi di euro tra accise ed Iva.