“Domani sarò a Roma, e non è certo la prima volta ne sarà l’ultima. Vado a fare il mio lavoro come Sindaco di Bologna che rappresenta l’ANCI. Devo incontrare il nuovo ministro della Pubblica Amministrazione Gianpiero D’Alia. La questione sul tavolo è: il precariato. Riguarda tutte le città italiane, e come Sindaco di Bologna, riguarda prima di tutto i lavoratori pubblici della mia città”. Inizia così la dichiarazione del Sindaco di Bologna, Merola, in occasione dell’incontro di domani con il ministro della Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia.
“I punti da sciogliere sono due – prosegue Merola -.
Primo punto: una nuova normativa che estenda le regole speciali, che oggi valgono solo per le scuole statali, al nostro personale comunale nei servizi educativi e scolastici, per intenderci le maestre. Questo è decisivo perché solo nelle scuole statali vige una disciplina speciale che permette deroghe ai vincoli di assunzione del personale a tempo determinato.
Secondo punto: ci vuole una deroga speciale ai limiti che oggi impediscono ai Comuni di assumere a tempo indeterminato e rendono impossibile l’utilizzo delle risorse che servono a riconoscere il merito del lavoro e della carriera dei dipendenti, in particolare per i giovani laureati bloccati in categorie C.
Mi batterò perché questi limiti siano superati anche per farla finita con una demagogia che si è fatta strada nella nostra città, pronta a ignorare le leggi, gli ostacoli, a pretendere senza muovere un dito e a esigere dall’Amministrazione soluzioni che sono solo in mano al Governo e creano ansie e preoccupazioni.
Farò questa battaglia in prima persona con il Governo, come ho fatto la mia battaglia per garantire soluzioni e fatti quando, in tutti questi due anni, le risposte del precedente Governo non ci sono mai state. E va detto chiaro, passerò i prossimi mesi affinché i due punti elencati vengano risolti a Roma, ma voglio essere altrettanto chiaro: in assenza di cambiamenti normativi del Governo, il Comune di Bologna percorrerà la strada dell’ASP, che in accordo con tutte le forze di maggioranza, decorrerà dal 1° gennaio 2014. E’ questa la sola possibilità per assumere a tempo indeterminato. Se il Governo ci chiude la strada, l’ASP rimane l’unica via percorribile per rilanciare la funzione delle scuole comunali insieme ai temi dell’educazione e della formazione dei giovani e della città educativa” – conclude il primo cittadino di Bologna.