Il Tribunale Civile di Bologna ha riconosciuto a due parenti affini di una donna morta per esalazioni della propria caldaia, un risarcimento danni equiparato a un rapporto ‘tra fratelli’. Secondo l’avvocato Nadia Pironaci, che ha portato avanti la causa, si tratta di “una sentenza senza precedenti, che fa principio a livello nazionale, perchè potrebbe aprire a qualunque legame affettivo significativo”.
Per il giudice, Giovanni Salina, il cognato ed il figlio, quindi nipote acquisito della defunta, avevano istaurato con la donna “un rapporto di affinità particolarmente intenso, continuo e duraturo nel tempo” tanto da sussistere “la sostanziale equiparabilià’ a quello intercorrente tra fratelli” da risarcire in base alle tabelle elaborate dal Tribunale di Milano. A testimonianza dell’intensità di tale legame, la donna aveva nominato il nipote acquisito come erede.