Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro conclusivo del Tavolo di Salvaguardia della Provincia di Bologna per la D&C – Compagnia di importazione prodotti alimentari, dolciari, vini e liquori SpA con sede a Zola Predosa, storica azienda del territorio specializzata nella commercializzazione all’ingrosso di prodotti alimentari di lusso che occupa 59 dipendenti.

Negli ultimi anni l’azienda ha affrontato una perdurante situazione economica e di mercato negativa e, dopo aver fatto ricorso a tre anni di contratto di solidarietà, a inizio agosto ha avviato una procedura di mobilità dichiarando 18 esuberi.

Dopo una serie di incontri dell’assessore provinciale alle Attività produttive Graziano Prantoni, anche grazie al contributo del sindaco di Zola Predosa e del Servizio Lavoro provinciale, ieri è stato sottoscritto un accordo quadro che prevede una riduzione del numero degli esuberi da 18 a 10 unità a fronte della disponibilità di tutti i lavoratori a trasformare temporaneamente il loro contratto di lavoro a tempo pieno in un contratto di lavoro a tempo parziale. Inoltre l’azienda ha messo a disposizione degli incentivi all’esodo che sono stati concordati tra le parti e ha manifestato la sua disponibilità a cercare altre soluzioni occupazionali per i lavoratori che aderiranno volontariamente alla mobilità.

Questa temporanea riorganizzazione del lavoro sarà attuata fino al 31 marzo 2016 e il suo andamento sarà monitorato dalle parti con incontri trimestrali. Inoltre è già stato previsto che, se l’andamento economico aziendale sarà in ripresa o se si dovessero rendere disponibili altri ammortizzatori sociali, questa data potrà essere anticipata.

Al termine dell’incontro l’assessore Prantoni ha dichiarato: “Ritengo estremamente importante l’accordo di oggi perché arriva dopo una trattativa tesa e complicata. Anche questa volta il lavoro svolto al Tavolo di salvaguardia ha permesso ad una importante azienda del territorio di attuare una riorganizzazione divenuta ormai necessaria ed inoltre ha permesso di ridurre significativamente il numero degli esuberi. L’azienda e le organizzazioni sindacali hanno dimostrato buon senso e determinazione, ma sono soprattutto i lavoratori che hanno dovuto prendere le decisioni più difficili e posso dire con certezza che grazie al senso di responsabilità che hanno dimostrato è stato possibile pervenire a questo accordo.”