“Un’idea estemporanea, difficile da comprendere nella contingente situazione italiana”. Così Matteo Lunni, Commissario dei giovani azzurrri dell’Emilia Romagna, sulla proposta del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio di inviare una task force dell’Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica Applicata al Mare (ICRAM) in Libano, per arginare l’inquinamento marino causato dalla fuoriuscita di carburante chimico dalla centrale elettrica libanese di Jiyyeh, a seguito di un bombardamento.
“L’allarme del Ministro per la salute del Mediterraneo è più che giustificata – spiega Lunni – ma se il problema investe l’intero bacino, perchè l’Italia sola deve farsene carico?
Il fatto, poi, che la fuorisuscita tossica sta già dando i suoi effetti nocivi sui pesci, mentre la task force dell’ICRAM partirà, come ha confermato il Ministro, solo dopo il cessate il fuoco, fa presagire che si tratterà di un inutile spreco di denaro poichè gli esperti italiani potrebbero arrivare troppo tardi.
Non credo che la situazione ambientale sia uno dei pensieri prioritari del popolo libanese: se l’Italia vuol fare qalcosa di utile pensi innanzitutto a sostenere l’azione umanitaria e ad impegnarsi per il rapido conseguimento del cessate il fuoco: solo in seguito, coinvolgendo anche gli altri Stati che si affacciano sul Mediterraneo, si penserà al mare.
Date le ristrettezze economiche del momento e la terribile situazione del bilancio che la sinistra denuncia ogni giorno, credo che gli italiani non siano affatto contenti di sapere che le pesanti tasse che il Governo Prodi si appresta ad introdurre con la prossima Finanziaria vengano sprecate per il mare libanese, a meno che, come sostiene il centro-destra, i soldi ci siano ed il buco di bilancio non sia solo una scusa per aumentare le imposte. Iniziative come questa sono la cartina di tornasole per dimostrare l’incapacità del Governo di ben amministrare le risorse pubbliche.
Pecoraro Scanio vuol migliorare la “salute” del Mediterraneo?
Partiamo da casa nostra – conclude Lunni – investendo le eventuali risorse per bonificare le coste italiane ed i laghi interni: ci aspettiamo da questo punto di vosta un forte monito di Legambiente, sempre molto severa nel bacchettare il Governo Berlusconi, affinchè richiami il Ministro ad impegnarsi per la situazione ambientale del nostro Paese”.