I controlli per combattere ogni forma d’abusivismo e d’evasione sono doverosi ed indispensabili e l’azione deve avvenire allargando le verifiche a tutto campo, commercio e non solo. Più precisamente, dopo aver controllato per mesi il settore commerciale, confidiamo che abbiano seguito le dichiarazioni fatte dallo stesso Governo secondo le quali le verifiche saranno estese anche ad altri soggetti, tra i quali, in primo luogo, le grandi società di capitale.

Confesercenti ribadisce inoltre la necessità che gli studi di settore, revisionati nei primi mesi dell’anno, senza concertazione alcuna con le Associazioni imprenditoriali, e che costituiscono un forte appesantimento fiscale che si aggiunge all’aumento della pressione già varata in Finanziaria, non abbiano seguito operativo per l’anno di imposta 2006. Sarebbe invece più opportuno utilizzare i mesi che restano per pervenire ad una revisione ragionata e concertata tra le parti e quindi più coerente rispetto al reale ed estremamente variegato andamento economico dei vari settori. In questo modo si andrebbe senza dubbio ad attenuare il rischio che si crei una rigida contrapposizione tra cittadino e fisco.

Va inoltre ripetuto che, al fine di elevare la soglia di legalità, nel rapporto del contribuente con il fisco, è indispensabile che il Governo favorisca percorsi condivisi, puntando sulla semplificazione della normativa e ad una maggiore equità, per ricollocare la relazione in una dimensione da Paese maturo e civile quale risulta essere l’Italia ed il suo sistema imprenditoriale.