“Non può definirsi “superbanca” quella che, nonostante le promesse, non elimina le barriere architettoniche per accedere ai propri sportelli”. Ce l’ha con UniCredit il sindacalista della Fnp-Cisl Giorgio Ligabue, al quale si è rivolto nei mesi scorsi un giovane formiginese in carrozzina che non riesce, se non aiutato da qualcuno, a entrare nella filiale UniCredit di via Gramsci 1 a Formigine.

Oltre al marciapiede, prima di giungere all’ingresso della filiale il giovane deve superare un secondo gradino. Incredibile, ma vero, la principale filiale formiginese di UniCredit non è dotata di alcun scivolo, sia davanti all’ingresso che sui due lati.
“Ho segnalato il problema alla banca prima di Natale – riferisce Ligabue – Mi era stato garantito che lo scivolo sarebbe stato realizzato in tempi brevissimi. Invece sono trascorsi quasi cinque mesi e i lavori non sono nemmeno iniziati. A parte il fatto che le leggi che impongono l’eliminazione delle barriere architettoniche dai luoghi pubblici e privati risalgono agli anni Ottanta, mi sembra che UniCredit renda un pessimo servizio soprattutto a se stessa, oltre che ai propri clienti. Mi auguro che, passata l’euforia per la fusione con Capitalia, – conclude l’esponente della Fnp-Cisl – la banca trovi il tempo e le risorse per onorare i suoi impegni verso i le persone in condizioni limitate di movimento”.