A fine giugno, se l’evoluzione della pandemia coronavirus lo consentirà, i bambini che frequentano l’ultimo anno dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali potranno vivere per piccoli gruppi un momento di passaggio al grado di scuola superiore, insieme alle proprie educatrici, insegnanti e collaboratrici. Il tutto avverrà all’interno dei giardini dei rispettivi plessi e alla presenza dei genitori, come da consuetudine nei momenti di passaggio a fine anno educativo e scolastico. L’organizzazione di questo momento di passaggio è attualmente in corso e nei prossimi giorni verrà comunicata alle famiglie interessate.
“In questa emergenza sanitaria sono i bambini più piccoli ad aver subito maggiormente la carenza di contatto umano – spiega l’assessora alla Scuola, Susanna Zaccaria – L’evolversi della pandemia lascia ben sperare che si possa realizzare a fine giugno un momento di saluto per valorizzare, anche quest’anno, la fine del percorso educativo e scolastico delle bambine e dei bambini, insieme alle persone che con loro lo hanno vissuto: educatrici, insegnanti, collaboratrici e genitori”.
Dal 15 giugno, per i bimbi e i ragazzi frequentanti l’ultimo anno delle scuole primarie e secondarie di primo grado si apriranno i teatri e i luoghi della cultura bolognesi, allestiti per l’estate. Il programma degli incontri sarà curato dal Dipartimento cultura del Comune di Bologna, che ha individuato la modalità organizzativa per garantire una piena sicurezza, grazie al supporto di un gruppo vario di operatori e istituzioni culturali.
A partire dal 4 giugno, i genitori rappresentanti delle classi delle annate indicate si potranno rivolgere al Dipartimento cultura tramite la e-mail festa2020@comune.bologna.it per manifestare il proprio interesse. Tutte le classi verranno ricontattate e sarà loro proposta un’attività dedicata tra il 20 e il 21 giugno, presso uno dei teatri o degli spazi all’interno della programmazione comunale estiva. Le attività saranno a titolo gratuito e comprenderanno una partecipazione attiva dei ragazzi e dei loro accompagnatori, correlate dai relativi protocolli di sicurezza da seguire con attenzione, il progetto si chiama “Largo ai sogni”.
L’impegno organizzativo messo in campo è davvero imponente, visto il numero di bambini e ragazzi potenzialmente coinvolti: 7.500 tra alunni e accompagnatori.
“Non c’è rito più antico e collettivo del Teatro nella storia dell’umanità. Sarà un fine d’anno speciale quindi per i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole, nel corso del quale potranno salutarsi con i loro compagni, apprendendo il valore inclusivo dei luoghi della cultura nella città – spiega l’assessore alla Cultura, Matteo Lepore – Ringrazio gli operatori e le istituzioni che si sono messe a disposizione per questo progetto, a maggior ragione vista la situazione di estrema difficoltà che il settore sta attraversando”.