Anche l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia impegnata nella campagna di sensibilizzazione per la sicurezza sulle strade e contro lo smodata assunzione di bevande alcoliche.
Se ne è fatta patrocinatrice la facoltà di Economia “Marco Biagi” che in occasione della festa di apertura dell’anno accademico 2007/2008, tenutasi alla discoteca Snoopy di Modena, ha dato il benvenuto ai neo iscritti con una serata non solo dal carattere ludico.

L’appuntamento si è trasformato anche in un’occasione per richiamare l’attenzione dei giovani sull’importanza di divertirsi in modo responsabile.
“Se bevo non guido” è stato il tema conduttore della festa, realizzata con il patrocinio del Comune di Modena, dell’Azienda Usl, della Croce Rossa sezione di Modena e della Polizia Municipale, che si è proposta come un momento di responsabilizzazione dei giovani sulla pericolosità del consumo di alcolici prima di mettersi al volante.

La serata ha visto la partecipazione di 680 studenti. Ad un centinaio di ragazzi che hanno dichiarato di essere venuti alla festa alla guida della loro auto è stato consegnato dagli agenti della Polizia Municipale presenti all’ingresso un braccialetto identificativo. Tutti quanti, comprendendo le finalità dell’iniziativa, hanno accettato di buon grado di dotarsi dello strumento di riconoscimento, che ha permesso loro di consumare bevande analcoliche gratis per tutta la serata. Un’altra cinquantina di studenti, invece, che pur appiedati hanno potuto liberamente bere alcolici, ha deciso volontariamente di sottoporsi ai test alcolemici, in adozione alla medesima Polizia Municipale, che ha stazionato davanti al locale dalle 22.00 all’una del mattino seguente.

L’esperienza utile agli studenti universitari, che hanno potuto capire e testare su se stessi quanto sia facile oltrepassare il limite consentito dalla legge, che è 0,5 mg/L, si è rivelata un’efficace opportunità di incontro per la stessa Polizia Municipale che ha potuto avvicinare i ragazzi e spiegare loro i rischi che comporta un “bicchiere di troppo”.