L’obiettivo è comune, vale a dire valorizzare e vivacizzare il centro storico di Castelfranco Emilia. Si può discutere sul come, sulle soluzioni da adottare, ma non è attraverso una sterile contrapposizione tra operatori in sede fissa ed ambulanti che si affronta e risolve il problema.

Sulle polemiche dei giorni scorsi relative all’allestimento, in via sperimentale, in via Emilia del mercato interviene anche Anva, Associazione Nazionale Venditori Ambulanti, Confesercenti, il sindacato più rappresentativo degli operatori su area pubblica.

Stupisce, prima di tutto, che da parte di alcuni ci sia un’amnesia totale rispetto al confronto preliminare a cui tutti, amministrazione e rappresentanti delle associazioni, hanno partecipato. La sperimentazione altro non è che l’esito di una scelta concordata che prevedeva lo spostamento provvisorio in Via Emilia dei mercati in concomitanza della festa di San Nicola proseguendo la sperimentazione fino alla fine delle festività natalizie. Lo spostamento provvisorio dei mercati, iniziato peraltro per la prima volta nel 2006, sottolinea Anva-Confesercenti, ha trovato un buon gradimento da parte degli ambulanti: si mantiene una posizione centrale e, in più, si consente l’utilizzo completo del parcheggio della piazza del municipio, rendendo più agevole l’accesso alle zone commerciali ed ai servizi.

Con il trasferimento provvisorio dei mercati si è cercato anche di dare una soluzione definitiva ad annosi problemi; mancano ancora alcuni aggiustamenti dell’area mercatale al fine di rendere più compatta e armoniosa la dislocazione dei banchi, ma senza dubbio la direzione è quella giusta. Con questa nuova veste i mercati sono divenuti ancora più funzionali e fruibili da parte dei cittadini che con tutta tranquillità si dedicano agli acquisti e soprattutto frequentano il centro storico che diventa luogo di incontro arricchito dalla presenza del mercato due volte la settimana. I mercati, è quasi superfluo ricordarlo, sono centri commerciali all’aperto e si propongono come protagonisti della rete distributiva. È assolutamente improprio, invece, oltre che mortificante per gli ambulanti, considerare i mercati come una sorta di riempitivo, a cui fare ricorso, in modo estemporaneo, quando manca l’attrazione o c’è da vivacizzare un evento o le festività natalizie. Fuori luogo è inoltre affermare che la presenza dei banchi possa impedire l’accesso dell’ambulanza in caso di intervento urgente, in quanto anche in simili frangenti ci sono regole molto precise che prevedono la presenza di corsie preferenziali di accesso, per garantire la possibilità in un rapido intervento da parte del 118.

Anva Confesercenti esprime infine il proprio disappunto rispetto ad alcune affermazioni secondo le quali i mercati porterebbero segnali di degrado, oltre a gente “indesiderata” che circola nei negozi con cattive intenzioni. Appaiono dichiarazioni gratuite che non trovano riscontro nella realtà e servono solo a gettare ombre sull’attività svolta dagli ambulanti. In proposito è utile ricordare che gli ambulanti sono imprenditori a pieno titolo, che esercitano la propria attività commerciale nel rispetto di regole nazionali e regionali, e che l’unica differenza è la modalità con cui operano, rinnovando, fra l’altro, una tradizione antichissima.

Dobbiamo, conclude Anva – Confesercenti, sforzarci di essere, tutti insieme, propositivi per valorizzare al meglio il territorio di Castelfranco e trovare soluzioni condivisibili, sviluppando un confronto diretto tra le varie forme commerciali.