Le prime azioni concrete di recupero e di risanamento del comparto Errenord di via Attiraglio si potranno valutare già entro la prossima primavera, in anticipo di alcuni mesi rispetto ai termini fissati dal piano originale. Il progetto esecutivo, che ha valenza urbanistica e sociale, è stato infatti approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale e dopo un passaggio formale in regione entrerà immediatamente nello stadio esecutivo, anche se, in realtà, già diversi interventi sono stati attuati nella fase preparatoria: l’acquisizione di una settantina di minialloggi e di altri locali al piano terra ed al primo piano, l’azione dei mediatori sociali per far conoscere le finalità del progetto, il coordinamento dei diversi soggetti interessati.


Tutto ciò ha consentito di procedere speditamente e soprattutto di creare le premesse per accelerare anche la prossima attuazione dell’intervento. Intervento che, ricordiamo, è stato proposto dal Comune di Modena attraverso la partecipazione ai Contratti di quartiere II, programmi innovativi di recupero e riqualificazione urbana finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dalle Regioni perché localizzati in aree a scarsa coesione sociale e di degrado edilizio. Il comparto interessato è quindi quello di via Attiraglio-Canaletto e precisamente due aree che riguardano il complesso edilizio ERRENORD ed un lotto di proprietà comunale nell’ex mercato bestiame. L’azione, perciò, si inserisce anche nel più complessivo progetto di riqualificazione della fascia ferroviaria.
L’importo totale previsto è di circa 25.000.000 di euro, con una quota di circa 8.000.000 finanziata dal Ministero e dalla Regione Emilia Romagna, il resto a carico di Comune di Modena e Acer. Gli obiettivi del progetto sono quelli di garantire la sicurezza complessiva degli abitanti (dentro e fuori il comparto), accrescere la dotazione di servizi, ridurre, in termini numerici, il carico insediativo ed urbanistico, migliorare l’integrazione degli edifici nel quartiere e favorirne la frequentazione da parte dei cittadini, anche attraverso l’inserimento di nuove funzioni sociali.
Per la realizzazione, il Comune di Modena e Acer (azienda casa emilia romagna) di Modena hanno costituito una Società di Trasformazione Urbana (Stu) a totale capitale pubblico, denominata CambiaMO S.p.A. con sede presso il Comune di Modena, che funzionerà unicamente come strumento operativo di Comune e Acer. Sono partner del progetto: Abitazione sociale modenese s.r.l; Modena Formazione; Cooperativa Gulliver; Croce Rossa.
La realizzazione della palazzina verrà accompagnata da un programma sperimentale sul risparmio energetico che prevede soluzioni progettuali (controllo dell’irraggiamento solare e orientamento delle facciate, eliminazione della dispersione termica) e utilizzo di materiali secondo le normative e le tecniche più avanzate in materia. Una delle coperture, in corrispondenza del corpo più lungo, ospiterà i pannelli solari e vedrà la realizzazione di un giardino pensile praticabile, la cui funzione è anche quella di isolare termicamente la parte dell’edificio interessata. Il corpo più alto, quello posto nell’angolo nord-ovest, presenta invece una copertura costituita da una vasca con all’interno uno strato di ghiaia lavata, che a livello di prestazioni bioclimatiche funziona in sostanza come il giardino pensile. Gli alloggi e gli spazi interni saranno interamente climatizzati. La combinazione di questi elementi, consentirà di ottenere per l’edificio, primo a Modena, la certificazione in classe A, massimo grado di risparmio energetico.
Al piano terra, infine, si articoleranno gli spazi destinati alle attività commerciali integrate nel cosiddetto “Campo Lungo”, il viale attrezzato che attraverserà tutta l’area dell’ex mercato bestiame.

Accompagnamento sociale per un progetto condiviso
Il progetto specifico di “accompagnamento sociale”, parte dall’ipotesi che per la natura e la complessità dei problemi che investono il complesso del Condominio Errenord, la sola riqualificazione strutturale può non garantire di per sé il raggiungimento degli obiettivi che persegue, se non accompagnata da una serie di misure di carattere sociale e gestionale che devono integrarsi tra loro.
Anche la Regione Emilia-Romagna ne ha riconosciuto la valenza ed ha sostenuto il progetto con un cofinanziamento di 48.000 euro, pari a circa il 40% del costo complessivo.
In particolare il piano, già avviato all’inizio di quest’anno, ha visto una prima fase di intervento, a cura di mediatori linguistico-culturali, finalizzata a contattare i residenti e ad informarli sul progetto complessivo. Ciò ha consentito di acquisire un alto grado di conoscenza della realtà del condominio (bisogni e principali problematiche) ed al contempo di sensibilizzare i residenti sull’uso civico degli spazi comuni e sulle principali regole condominiali.
Questa azione proseguirà e si rafforzerà con la realizzazione della sede del portierato sociale, l’uso della sala polivalente ed anche la collaborazione con la Polizia Municipale.