“I beni della Galleria Estense non sono di stretta competenza dell’Amministrazione comunale, anche se dall’800 la Galleria è in comodato gratuito nel Palazzo dei Musei, di proprietà dell’Amministrazione. La sovrintendenza, comunque, non ha intenzione di sottrarre alla città pezzi importanti, non c’è alcuna volontà di intervenire sul patrimonio di Modena”. Questa la risposta dell’assessore alla Cultura del Comune di Modena Mario Lugli in Consiglio comunale all’interrogazione del consigliere del Pd William Garagnani “Beni della Galleria Estense a Sassuolo?”.
Il consigliere ha espresso preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate in un’intervista alla stampa dal sovrintendente ai beni artistici e storici di Modena e Reggio Emilia, il dott. Mario Scalini, nelle quali avrebbe annunciato la propria intenzione di “trasferire il complesso di mirabilia della Galleria e anche quelli conservati nei depositi (avori, ambre, coralli, madreperle, preziosi esemplari di vasellame da tavola, ecc.) dalla Galleria Estense di Modena al Palazzo Ducale di Sassuolo”.
“Avendo competenza sul Palazzo ducale di Sassuolo, in quanto Ministero – ha proseguito l’assessore – il sovrintendente sta valutando se allestirlo con pezzi importanti, e da questo potrebbe trarne giovamento anche Modena. D’altra parte ci possono essere necessità espositive diverse tra quadri e ori, per questo, spazi diversi rispetto a quelli attuali potrebbero valorizzare meglio alcune categorie di beni. Un vero salto di qualità, atteso in tempi brevi, si avrà poi con il grande progetto del Sant’Agostino”.
Il consigliere ha ringraziato per la risposta tempestiva, ma ha dichiarato il proprio disaccordo con la risposta dell’assessore: “Sono contrario all’ipotesi di trasferire i beni della Galleria Estense a Sassuolo o in altre località. Questo patrimonio è una tessera del puzzle che costituisce l’identità di Modena. Mi batterò in tutti i modi per non far passare il fatto che parti della collezione vadano a Sassuolo”. Garagnani ha poi proposto un diverso sistema di promozione della Galleria Estense: “Può essere fatta anche in modo non tradizionale. Ad esempio, a Modena e a Maranello arrivano ogni anni tecnici delle filiali Ferrari e Maserati da tutto il mondo. Si tratta di diverse centinaia di persone qualificate che vengono nella nostra provincia per corsi di aggiornamento. Non potrebbero essere considerati come potenziali visitatori della Galleria Estense? Si tratterebbe di contattare le aziende interessate che potrebbero apprezzare l’idea di far trascorrere una serata diversa ai tecnici delle loro filiali. Se l’ipotesi andasse in porto potremmo avere centinaia di visitatori in più, ma quel che più conta, avremmo centinaia di ambasciatori della cultura modenese sparsi in tutto il mondo: dall’Australia alla Cina, dall’America all’Europa”.
Il consigliere ha, poi, aggiunto che “per fortuna, in Italia in problema dei magazzini di opere d’arte non è risolvibile, perché l’Italia è un enorme giacimento di opere d’arte. La questione potrebbe essere affrontata, ad esempio, con un collegamento della catalogazione scientifica dei beni contenuti nei depositi alla rete internet, che potrebbe trasformarsi in un immenso museo virtuale”.