Il verde e l’acqua. Saranno i temi dominanti della Modena di domani che ritorneranno in tutte le principali piazze del centro storico, sulla base dei progetti, realizzati dall’architetto Mario Botta per l’Amministrazione comunale, su cui si aprirà il dibattito con la città.

Al centro dei progetti piazza Matteotti, piazza Mazzini e piazza Roma: per ciascuna di esse sono state individuate possibili e specifiche mission. Piazza Matteotti sarà destinata alle famiglie, con spazi-gioco per i bambini, piazza Mazzini sarà il luogo dell’accoglienza turistica e presenterà un elemento di valorizzazione della Sinagoga, piazza Roma metterà, invece, al centro, il dialogo con l’Accademia. La prima ad essere interessata sarà piazza Mazzini, i cui lavori potrebbero cominciare già nel 2009. Seguirà, nel 2010, piazza Matteotti, mentre nel 2011 sarà la volta di piazza Roma, il cui intervento non partirà, però, prima del completamento del parcheggio al Novi Sad, così da garantire un’ampia dotazione di posti auto nel centro storico anche durante i lavori.
In Piazza Mazzini sarà riorganizzato il verde esistente: nello spazio centrale un prato all’inglese e una vegetazione ordinata, delimitata a nord da uno spazio più ampio per valorizzare il fronte della Sinagoga. La parte sud sarà caratterizzata da una “fontana abitata”, con un piano inclinato verde di forma ellittica a raccordo con il piano della piazza, fruibile come terrazza panoramica sul giardino alberato e sulla Sinagoga, e che dialogherà con la via Emilia con la sua parte monumentale, generando giochi d’acqua nella parete di fronte a piazza delle Ova.

Sotto il piano inclinato, ideato per dare luce e volume ai locali dell’ex diurno, da tempo in disuso, troverà spazio il punto di accoglienza informativo turistico, con uffici, servizi igienici, locali tecnici e una grande sala espositiva degli eventi e dei prodotti tipici modenesi.
Piazza Matteotti vedrà alternarsi l’area pavimentata e l’area verde. A dividerle, per l’intera larghezza della piazza, sarà un’ampia vasca a velo d’acqua parallela alla via Emilia alimentata dagli zampilli di una fontana e attraversata da due passerelle a struttura leggera.

Nell’area verde una zona sarà dedicata a spazio-gioco per i bambini. Ad ovest della piazza una pensilina accoglierà piccole attività commerciale e consentirà l’accesso pedonale al parcheggio interrato di due piani di nuova costruzione, con circa 200 posti auto riservati ai residenti del centro storico. A nord saranno presenti le rampe auto del parcheggio.
In piazza Roma l’imponente presenza dell’Accademia Militare nel Palazzo Ducale diventa il motore principale. L’asse che parte dall’ingresso dell’Accademia, fino a via Farini, sarà ulteriormente marcato da una pavimentazione disegnata per creare un ingresso monumentale e un cannocchiale verso il centro storico. L’area consentirà il posizionamento di tribune amovibili in caso di manifestazioni all’aperto di vario genere. All’estremità ovest della piazza sarà posizionata una grande vasca d’acqua, copribile durante le manifestazioni, mentre ad est si estenderà un tappeto erboso rettangolare, con all’interno un percorso ovale adibito alla parata quotidiana dei cavalli. Un grande lucernario di forma piramidale permetterà, poi, di osservare dall’alto il recente ritrovamento delle mura romane, mentre nell’angolo a est sarà presente l’accesso al tunnel pedonale sotterraneo che collegherà il parcheggio interrato di nuova realizzazione, nell’area cortiliva dell’Accademia militare.
La struttura interrata, sulla quale si avvierà una discussione con i vertici dell’Accademia, sarà composta di due piani e conterrà 440 posti auto.

L’architetto Mario Botta spiega cosa l’ha guidato nella realizzazione dei progetti
“Verde ed acqua sono sempre esistiti a Modena, con questi progetti li abbiamo reinterpretati in modo nuovo. Questi due elementi sono dinamici e si muovono in continuazione all’interno della città, ritornando sempre. Sono complementari alla vita della città stessa”. Così l’architetto Mario Botta, cui è stata affidata la realizzazione dei progetti delle piazze di Modena, descrive la scelta di dedicare piazza Mazzini, piazza Matteotti e piazza Roma al verde e all’acqua. “Abbiamo cercato di far sì che questi spazi residui (piazza Mazzini e piazza Matteotti) ritrovino una loro logica – prosegue l’architetto – e diventino una componente del nuovo disegno di parte della città. Non c’è alcun atteggiamento nostalgico verso il passato, semplicemente è giusto rileggere Modena nella sua realtà di oggi”.
Botta, da tempo figura di primo piano dell’architettura mondiale, le cui realizzazioni sono state spesso premiate con importanti riconoscimenti internazionali, come il museo d’arte moderna a San Francisco, la torre Kyobo a Seul, e la ristrutturazione del Teatro La Scala di Milano, nel suo lavoro sulle piazze è partito analizzando “la temperatura della città, attraverso i suoi rappresentanti e amministratori. In seguito mi sono recato a Modena per visite sul posto e ho effettuato un’analisi storico morfologica per capire come si è giunti all’oggi”.
L’obiettivo che l’Amministrazione e l’architetto si sono posti con questi progetti “è che le piazze ritornino ad essere punti focali, di attrazione e aggregazione, in misura maggiore rispetto a quanto non lo siano state finora” commenta Botta. “Così com’è Modena va benissimo, è una città bellissima, guai ad alterarne l’equilibrio. Noi inseriremo solo piccoli segni che parlano della nostra contemporaneità, e che vogliono dar forza alla storia e alla città antica”. In piazza Roma il cuore del progetto è il “creare uno spazio carosello per il passeggio dei cavalli. Sarebbe bello trovare sinergie tra l’Accademia Militare e la città, l’evento potrebbe diventare anche una originale attrazione turistica”. La vista di piazza Mazzini da via Emilia sarà caratterizzata da una struttura che ospiterà “una bellissima fontana”: “La piazza in passato è sempre stata chiusa. Ancora una volta, però, non si tratta di un ritorno al passato, ma di lasciare un segno, una presenza nuova, che ricorda il tracciato urbano della città”.