“E’ come se il personale sanitario andasse a lavorare in una zona di guerra. Occorre proteggere il Santa Maria e il Core colpiti dai malviventi, non ne possiamo più di andare a lavorare con la paura che possa accadere il peggio. Stavolta il ladro è stato beccato ma chiediamo di porre fine, in modo radicale, a questo schifo”. E’ lo sfogo che un infermiere in servizio all’Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia, appena smontato dal turno, affida a Cisl Fp Emilia Centrale dopo una nottata nella quale è successo di tutto.
IL PRIMO ALLARME
Alle 22:30 il personale ha notato un giovane che si aggirava in modo sospetto nei corridoi dell’ospedale. Già in allarme per i furti e i danneggiamenti dei giorni scorsi, i professionisti hanno richiesto subito l’intervento della vigilanza privata ma l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce. Poco dopo le ore 23:00 il personale ha sentito alcuni rumori sospetti provenienti dalla zona pediatrica. La vigilanza è intervenuta nuovamente e non c’è voluto molto per scoprire che, con l’uso di una piantana, qualcuno aveva demolito un pezzo di struttura in cartongesso per entrare nel bar del Core, al piano zero, con l’intento di rubare gli incassi. Bar che si trova in prossimità dell’endoscopia e delle sale operatorie, dove sono custodite attrezzature ad alta tecnologia.
LA CACCIA ALL’UOMO
E’ partita una vera e propria caccia all’uomo, sostenuta dall’arrivo delle forze dell’ordine con le quali sono stati visionati i filmati delle videocamere di sorveglianza ed è stato setacciato il complesso ospedaliero. Il vandalo è stato scoperto poco dopo, mentre dormiva all’interno della chiesa dell’ospedale, si tratta di un cittadino italiano under 30, trovato in stato confusionale, così riferiscono i presenti.
Il sospetto era già noto ai servizi di Pronto Soccorso per ripetuti accessi nei giorni precedenti. Dalle testimonianza pervenute al sindacato, l’uomo è stato perquisito: aveva con sé un coltello da cucina, delle forbici e un borsone contenente un mazzo di chiavi, potenzialmente riferibili a mezzi aziendali.
“Desidero ringraziare i sanitari, il servizio di vigilanza e le forze dell’ordine che hanno contribuito a sventare un nuovo furto, scoprendo il responsabile”, spiega Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, che è stato in contatto diretto fino all’alba con il personale.
CHIESTO INCONTRO CON AUSL
“Quanto accaduto conferma l’assoluta necessità di un sistema di sicurezza efficace e continuo per il Santa Maria e il Core. Non è tollerabile che un soggetto armato, a quanto pare noto e più volte segnalato, possa continuare ad aggirarsi per i reparti indisturbato, con rischi per tutti. Chiediamo un intervento strutturale, essendo evidente che non basta un servizio di vigilanza di poche unità per coprire l’enorme struttura ospedaliera”.
Proprio Ferrara solo 24 ore fa aveva lanciato un appello in questo senso, costruito insieme ai professionisti del Santa Maria. Appello ribadito dopo aver letto: “con grande rispetto la posizione ufficiale di Ausl, azienda che ha investito tanto in sicurezza e alla quale chiediamo, proprio per questo, non solo di aumentare le dotazioni ma di farlo insieme al sindacato e ai sanitari. A tal pro oggi presenteremo una richiesta di incontro urgente, nel corso del quale porteremo la voce di infermieri, oss, tecnici e amministrativi. Ad esempio, una parte del personale che lavora in pronto soccorso finisce il turno all’una di notte. Le infermiere ora hanno paura di raggiungere il parcheggio e a loro dobbiamo dare risposte – chiosa Ferrara –. Ancora: chi lavora di notte e deve muoversi all’interno della struttura ora ha paura. Non basta dire a queste persone che investiremo in sicurezza, occorre dire loro che lo faremo presto, lo faremo bene e lo faremo ascoltandoli. Ecco perché confido che con Ausl Reggio si possa aprire rapidamente una canale di discussione per un progetto condiviso”.