La frana di Boccassuolo continua a scendere sia con le colate laterali in direzione del torrente Dragone, e in queste ore sta iniziando ad alzarsi la quota dell’alveo, mentre l’accumulo di detriti centrale continua a scendere gradualmente ed è ancora in prossimità  delle case crollate in Via la Lissandra.

Nella giornata di lunedì 5 maggio si è svolto un vertice in Prefettura, convocato dalla Prefetta di Modena Fabrizia Triolo, che ha voluto incontrare con tutti gli attori coinvolti per fare il punto della situazione e concordare assieme all’Agenzia regionale di Protezione civile, le strategie da mettere in campo nei prossimi giorni. Erano presenti per la Protezione Civile Rita Nicolini, Francesca Lugli Giorgia Galantini e Marco Aleotti, oltre alle forze dell’ordine e al sindaco del Comune di Palagano Fabio Braglia, che ha sottolineato «il continuo ed incessante il lavoro dei tecnici e funzionari dell’Agenzia Regionale, della facoltà di Geologia dell’Università di Modena e Reggio e delle ditte che da settimane operano senza sosta per limitare i danni, oltre a tutto il personale che da giorni instancabilmente si adopera per la comunità e al quale va tutto il mio ringraziamento. Si tratta di un dramma che quotidianamente cresce per dimensioni e criticità, e per questo è urgente e necessario ricevere sostegni, supporti e aiuti da parte delle Istituzioni».

Nel corso dell’incontro è stato deciso di lavorare sul torrente perché non formi una diga e continuare ad operare sui fianchi creando fossi di guardia perché non si allarghi il fronte franoso.

Ad oggi sono oltre 3,5 i milioni di metri cubi mossi dalla frana di Boccassuolo, che viaggia ad una velocità media di circa mezzo metro all’ora e che si estende su una superficie complessiva di 500mila metri quadrati.

Al momento restano stati evacuati tre nuclei famigliari residenti con otto persone, mentre sono state allontanati 10 nuclei famigliari non residenti (seconde case) per complessivi circa 20 persone. Restano poi 51 le persone parzialmente isolate. Inoltre sono tre le abitazioni distrutte, quattro strade comunali e tre ponticelli di attraversamento.