È il cibo inteso come patrimonio culturale il filo conduttore della Notte Europea dei Musei, in programma a Modena sabato 17 maggio: un programma ricchissimo che intreccia degustazioni ispirate a opere d’arte, storie e tradizioni modenesi, show-cooking nei luoghi della cultura, incontri, spettacoli e suggestioni coinvolgendo tutti i sensi. Una festa della conoscenza che si fa esperienza creativa, capace di sorprendere anche i frequentatori più abituali di musei, biblioteche e archivi.
Modena aderisce alla Notte dei Musei dal 2010, e per il 2025 rinnova l’impegno con un progetto coordinato dall’Assessorato alla Cultura, che mette in rete gli istituti cittadini e le eccellenze del territorio, all’interno del programma “Modena Città Creativa Unesco per le Media Arts”. Dopo tre edizioni di successo dedicate alla danza, quest’anno la manifestazione esalta il binomio cultura-gusto, trasformando i luoghi del sapere in spazi vivi di convivialità e racconto, grazie anche alla collaborazione con realtà della ristorazione e della somministrazione locale.
“Sapere e saper fare sono due tratti distintivi di Modena e dei modenesi”, spiega l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi. “Quest’anno la Notte dei Musei vuole raccontare queste caratteristiche unendo la grande tradizione culturale enogastronomica e i luoghi e gli spazi della cultura in città. Grazie al lavoro di rete, che coinvolge tutta la rete degli istituti culturali cittadini, apriremo porti, cortili, sale alla scoperta dell’arte e del gusto. Una lunga giornata, da vivere in Centro Storico, con un programma ricco di iniziative ad appuntamenti rivolti a tutte le fasce d’età.”
Al Palazzo dei Musei il Bar Mosaico, fresco di inaugurazione, interpreta le proposte degli istituti ospitati nel complesso culturale. Il Museo Civico fa rivivere il menù offerto nel 1871 a duecento studiosi europei di Preistoria, accompagnato dalle note di chitarra storica e dalle voci dei protagonisti interpretati dall’attore e doppiatore Ruggero Andreozzi. Nelle sale Campori e Sernicoli, due nature morte di Agostino Stringa e Cristoforo Munari ispirano cocktail creativi. Alla Gipsoteca Graziosi le atmosfere di fine Ottocento risuonano con le musiche di Verdi mentre si degustano pane, salame e lambrusco.
L’Archivio Storico propone un viaggio attraverso i gusti dei modenesi dal XV al XX secolo, con una sorpresa finale da assaporare. La biblioteca Poletti ospita un originale “gioco con delitto” ispirato al fondo di disegni antichi, seguito da un aperitivo tematico, mentre alla biblioteca Estense si riflette sul valore del cibo con la conferenza “Averai in Modona buona salsiccia e buon trebiano…” a cura di Antonella Campanini. Il Festivalfilosofia accoglie invece una conversazione tra Elisabetta Lalumera e Daniele Francesconi sul significato culturale del mangiare.
Nel Cortile dell’Acero del Palazzo dei Musei, Piacere Modena – che riunisce i principali consorzi Dop e Igp della provincia – presenta degustazioni teatralizzate a cura di Koinè Teatro e due show-cooking con gli chef Stefano Corghi e Luca Marchini. Nell’ala nuova, la mostra “Nella mente del maestro” partecipa con attività per bambini, visite guidate e degustazioni di parmigiano reggiano con aceto balsamico dedicate a Salvador Dalì, che da piccolo – come diceva lui stesso – “voleva diventare cuoco”.
Nel chiostro della biblioteca Delfini va in scena uno spettacolo partecipativo, a cura della compagnia Koinè, in cui una sfoglina guida il pubblico a realizzare tagliatelle. Al Museo della Figurina Marco Bertarini propone un “menù di racconti saporiti” per bambine e bambini. Alla Palazzina dei Giardini, la mostra “Paradise Lost” si declina con una visita speciale e un “Paradise cocktail”, ispirato alle origini del cibo.
La Fondazione Collegio San Carlo apre le porte dell’acetaia con assaggi dell’aceto in produzione, mentre l’Accademia di Scienze Lettere e Arti racconta il vino attraverso antichi volumi e xilografie, accompagnate da letture, musica degli studenti del Sigonio e brindisi finale.
Anche i più piccoli possono “toccare con mano” la cultura: al mo.mo di Piazza Matteotti li attende un percorso sensoriale tra le erbe aromatiche, da vedere, annusare, toccare e assaggiare.
Nel Complesso San Paolo, oltre alla mostra dedicata a Walter Mac Mazzieri, si tiene “Vino Crudo”, la fiera del vino biologico, biodinamico e naturale con oltre 40 giovani produttori.
E per finire, un appuntamento le stelle: piazza Roma diventa teatro per una cena di gala per 250 ospiti con i piatti della tradizione, la musica della violinista Eleonora Montagnana e una grande torta per gli 80 anni di Confcommercio Modena.
La Notte coinvolge anche istituti con proposte alternative: il Serial Singer Gospel Choir canta nella Chiesa di San Barnaba, mentre nella Chiesa del Voto va in scena un suggestivo concerto dal barocco al romanticismo con oltre 100 voci (a partire dai 6 anni) dirette dal Maestro Bononcini.
L’Istituto Venturi apre le sue porte con mostre e un percorso animato in cui personaggi del passato dialogano con il presente, mentre i Musei universitari propongono tre iniziative originali: “Ci vuole sale in zucca!” al Gemma, i “Grandi predatori” al Museo di Zoologia e un viaggio tra gli strumenti per la matematica al Laboratorio Macchine Matematiche.
Anche il Sito Unesco partecipa con aperture straordinarie alla Ghirlandina, alle Sale Storiche, all’Acetaia comunale, al Teatro Comunale, al Museo Enzo Ferrari, fino alla Galleria BPER Banca con la mostra “Ferine Creature”.
A rappresentare visivamente la Notte modenese è quest’anno l’affresco di Vittorio Locatelli e Martino Lovisatti, visibile presso lo IAT (Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica) di Piazza Grande. Realizzata nel 2004, l’opera raffigura le costellazioni del cielo sopra Modena nei giorni simbolici del 22 aprile, 25 aprile e 1° maggio, intrecciando la cultura con la memoria storica della città.
Come sempre, la Notte dei Musei è promossa a livello internazionale dal Ministero della Cultura francese con il patrocinio di Unesco, Consiglio d’Europa e Icom, e in Italia dal Ministero della Cultura, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al patrimonio culturale e all’identità europea attraverso aperture serali straordinarie.
La Notte dei Musei è promossa dal Comune di Modena con il sostegno della Fondazione di Modena. Ingresso gratuito e degustazioni libere salvo diversa indicazione. La maggior parte delle attività è su prenotazione o a numero chiuso.
Il programma completo è disponibile su comune.modena.it/nottedeimusei