
Oggi, 11 luglio, il Comune di Calderara di Reno ha registrato ufficialmente due mamme per una bambina, alla presenza del sindaco Giampiero Falzone, così recependo la recente sentenza 68 del 22 maggio 2025 della Corte Costituzionale. La sentenza sancisce il diritto alla doppia maternità e viene incontro, nel concreto, a coppie di donne che hanno dato alla luce bambini con tecniche di procreazione assistita avvenuta all’estero. La Consulta ha infatti dichiarato costituzionalmente illegittimo il fatto che la legge italiana non preveda il riconoscimento automatico di entrambe le madri che hanno avuto un figlio con la procreazione medicalmente assistita all’estero.
La storia della coppia calderarese, unita civilmente dal 2021, inizia a gennaio 2025 quando nasce la loro figlia a seguito di percorso PMA all’estero. Le due madri avevano intrapreso la strada dell’adozione in situazioni speciali (Stepchild adoption), un processo lungo e senza tempi certi, unica strada ad oggi tra tante difficoltà per fare sì che la figlia potesse avere entrambi i genitori riconosciuti.
“Quando le due mamme mi hanno scritto – dichiara il Sindaco Giampiero Falzone – preoccupate del vuoto normativo italiano e del fatto che per lo Stato la loro figlia non è figlia di entrambe, con meno tutele per la bambina rispetto a quelle che le spetterebbero – non ho avuto dubbi nell’accogliere la loro richiesta ed anzi le ho volute incontrare per conoscere la loro storia e capire anche i loro problemi davanti ad un vuoto normativo da troppo tempo esistente nel nostro Paese e ufficialmente certificato anche dalla Corte Costituzionale. Ad oggi, specialmente nelle grandi città, ci sono state trascrizioni da parte di altri colleghi Sindaci. Che questo accada in un Comune medio piccolo come il nostro penso rappresenti ulteriormente la società contemporanea cui dobbiamo andare incontro, società che è più evoluta di quanto non si pensi. Le famiglie arcobaleno esistono. Voltarsi dall’altra parte non serve. Oggi vincono l’amore e l’interesse primario dei piccoli. A questo dobbiamo guardare tutti contro ogni politica che fa unicamente propaganda sulla pelle dei bambini.”