Nel 2010 si è reso responsabile dei reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Più precisamente, l’attività criminale per la quale è stato condannato consisteva nel tentativo di creare, a Roma, presso trafficanti albanesi un canale di approvvigionamento di droga da destinare al mercato della zona di origine, nella quale per motivi familiari, sia in riferimento alla sua famiglia di origine sia per quella acquista, il condannato è strettamente collegato a un clan camorristico operante nel casertano.
Le indagini, che hanno portato alla scoperta di tale traffico di droga, erano iniziate dalla ricerca di un camorrista latitante, parente acquisito del condannato e hanno fatto emergere il suo stretto legame con un noto clan camorristico operante a Marcianise e nei comuni limitrofi, legame radicato sia nella famiglia di origine che in quella acquisita.
A conclusione dell’iter giudiziario, con sentenza della Corte d’Appello di Roma emessa il 9 settembre 2019, in riforma di una precedente decisione del Tribunale Ordinario di Roma dell’8 luglio 2016, l’uomo è stato definitivamente condannato il 10 luglio 2020 a quattro anni di reclusione, 18.000 euro di una multa l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni. A seguito della condanna l’ordine di esecuzione per la carcerazione veniva sospeso avendo il 51enne, residente nel reggiano, presentato istanza per l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Il 1° luglio scorso, il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha rigettato l’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali. Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma in data 29 luglio 2025 ha emesso la revoca del decreto di sospensione dell’ordine di carcerazione e il ripristino dell’ordine medesimo. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella mattinata del ieri 30 luglio scorso, dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza, nel cui comune l’uomo risiede. I militari della stazione, quindi, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava, traendolo in arresto in esecuzione al provvedimento restrittivo in premessa. Al termine delle formalità di rito è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena.