Nelle prime ore del mattino, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G. I. P. del Tribunale di Bologna, nei confronti di quattro soggetti ritenuti far parte di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Di questi quattro, un cittadino pakistano e un macedone sono destinatari di misura cautelare in carcere, mentre agli arresti domiciliari sono finiti due fratelli di origini pakistane. Altri 15 indagati a piede libero, pakistani e tunisini, sono stati sottoposti ad operazioni di perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica.
L’attività investigativa, condotta dalla Squadra mobile a partire dal giugno del 2022, aveva inizio in seguito a diversi servizi di contrasto allo spaccio di stupefacenti nel cittadino quartiere San Donato, che consentivano di individuare un gruppo di spacciatori nordafricani dediti ad un’incessante e consistente attività di smercio al dettaglio di eroina bianca e cocaina. In particolare, emergeva l’attivismo di un cittadino tunisino, classe ’91, e dei suoi “cavalli”, che muovendosi velocemente tra le vie del quartiere Bolognina e S. Donato consegnavano la droga soprattutto a una clientela affezionata.
Il monitoraggio degli indagati nordafricani, effettuato tramite servizi di osservazione, controllo e pedinamento e tramite strumenti tecnici di captazione, consentiva di delineare il contributo di ciascun compartecipe al gruppo criminale e, altresì, di risalire al canale di approvvigionamento dello stupefacente. Veniva così svelata l’esistenza di una compagine composta principalmente da cittadini pakistani, egemone nella fornitura e nello smercio di eroina bianca nella città di Bologna, che aveva come base operativa un appartamento di via Cooperazione, dove nel novembre del 2022 venivano sequestrati oltre 700 grammi di eroina.
Al vertice del gruppo criminale veniva individuata la figura di un cittadino pakistano destinatario della misura in carcere, classe ’84, con precedenti specifici il quale, dal Portogallo dove si era trasferito dopo l’arresto di un sodale, coordinava e dirigeva l’attività illecita di tutti gli associati, procacciava le forniture di narcotraffico, teneva i contatti diretti con fornitori e clienti. Questo assolveva gli adepti da destinare all’attività di lavorazione e confezionamento dello stupefacente, fornendo loro una sistemazione logistica, potendo sfruttare la disponibilità di diversi alloggi nelle città di Bologna, Ferrara e Consandolo (Fe). Gli immobili venivano anche utilizzati come basi logistiche per lo stoccaggio, il confezionamento e la custodia della droga (quelli posti a Bologna in via della Cooperazione e via Frescobaldi, via di Corso Porta Po a Ferrara e in via Nazionale a Consandolo).
Nel corso dell’attività di indagine, a riscontro delle risultanze investigative, venivano effettuati n. 15 arresti in flagranza di reato, con il sequestro di circa 10 kg. di eroina bianca, 300 grammi di cocaina ed 1 kg. di hashish, oltre che della somma in denaro contante di 63.000 euro.
I provvedimenti precautelari eseguiti in flagranza di reato rappresentavano concreti riscontri all’attività illecita posta in essere sia dalla presunta associazione a delinquere gestita dai cittadini pakistani sia dai diversi gruppi di pusher di nazionalità nordafricana che erano legati al sodalizio da un rapporto di clientela fidelizzata.
Riconoscendo la fondatezza dell’impianto accusatorio sostenuto nella richiesta di ordinanza di applicazione di misure cautelari da parte dei Pubblici Ministeri titolari dell’indagine, il G.I.P. del Tribunale di Bologna depositava l’ordinanza eseguita in data odierna.
Così il Sindaco Matteo Lepore: “Vorrei rivolgere un ringraziamento alla Magistratura, al Questore e alle Forze di polizia intervenute nell’importante operazione antidroga messa a segno nelle scorse ore, che ha portato all’arresto di quattro persone facenti parte un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con quindici indagati a piede libero, e ad altri sette arresti nelle ultime ventiquattro ore. Interventi che vanno nella direzione che abbiamo chiesto con forza in questi giorni e che ci auguriamo potranno avere importante continuità con organici e mezzi adeguati”.