Da ‘Novecento’ di Bernardo Bertolucci ad ‘Amarcord’ di Federico Fellini, fino a ‘Salò’ di Pier Paolo Pasolini: il cinema dell’Emilia-Romagna approda a Expo Osaka 2025.

A rappresentarlo la Fondazione Cineteca di Bologna, partecipata da Regione e Comune e riconosciuta a livello internazionale per il lavoro di conservazione e valorizzazione del patrimonio cinematografico, ospite del Padiglione Emilia-Romagna.

L’incontro, introdotto dal presidente della Regione, Michele de Pascale, e da Elena Tammaccaro, executive director del laboratorio ‘L’Immagine Ritrovata’, presente il vicepresidente della Regione, con delega allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha mostrato al pubblico internazionale come il cinema possa farsi memoria collettiva, strumento di identità e insieme terreno di innovazione e formazione.

Un racconto narrato attraverso tre esperienze simbolo della tradizione cinematografica emiliano-romagnola. Il Cinema Ritrovato di Bologna, che con 39 edizioni e oltre 140mila spettatori solo nel 2025, è oggi considerato il più importante festival al mondo dedicato al patrimonio cinematografico. Il Cinema Modernissimo, sala storica bolognese restituita alla città dopo un importante restauro, che nel primo anno ha richiamato più di 180mila persone, a partire dai giovani, diventando un nuovo punto di riferimento culturale. E ‘L’Immagine Ritrovata’, la ‘clinica del cinema’, che ha al suo attivo oltre 1.000 pellicole restaurate grazie al lavoro di 80 tecnici, impegnati anche nella formazione delle nuove generazioni. Un’attività che si è estesa oltre i confini italiani con l’apertura della sede gemella a Hong Kong, ‘L’Immagine Ritrovata Asia’, specializzata nella digitalizzazione di materiali asiatici destinati poi al restauro finale a Bologna.

“Il cinema è parte del DNA dell’Emilia-Romagna e, insieme alla cultura, rappresenta la nostra carta d’identità più forte- affermano de Pascale e Colla-. È un patrimonio che nasce dai territori e che diventa linguaggio universale, capace di unire le persone e aprire il dialogo con il mondo. In questa terra sono nati e hanno lavorato registi, autori e attori che hanno segnato la storia del cinema internazionale. La Cineteca di Bologna è l’espressione di questa passione collettiva: una realtà dove competenze, creatività e radici culturali si intrecciano per custodire e restaurare i capolavori del passato e, allo stesso tempo, condividerli con il pubblico attraverso festival e retrospettive. È un lavoro che restituisce memoria collettiva- ha aggiunto- e arricchisce il panorama culturale, confermando l’Emilia-Romagna come comunità capace di unire identità e innovazione”.

Durante l’incontro sono state proiettate sequenze da ‘Novecento’, ‘Salò’ e ‘Amarcord’, restaurati dal laboratorio “L’Immagine Ritrovata”. Il video comprendeva anche materiali sugli archivi e sulle attività della Cineteca, con un focus dedicato al Giappone e alle retrospettive che il Cinema Ritrovato ha riservato al Paese del Sol Levante, tra le più seguite e apprezzate dal pubblico.

Le informazioni e il programma completo della Regione Emilia-Romagna a Expo 2025 al sito: https://www.emiliaromagnaexpoosaka.it/it

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