Nella provincia di Reggio Emilia, nei primi sei mesi del 2025, la dinamica dell’export della meccanica continua a essere negativa: rispetto al primo semestre 2024 l’export di prodotti della meccanica reggiani calano del 5,9%, meno accentuato rispetto al -9,8% dell’anno 2024. È quanto emerge da un’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato che è scesa nel dettaglio del comparto tra export e cassa integrazione.

Nel dettaglio, i macchinari, principale settore dell’export di meccanica, calano in provincia di Reggio Emilia del 6,1% nel primo semestre del 2025 rispetto al -11,9% dello stesso periodo del 2024.
Migliora, per quanto rimanga in terreno negativo, il dato della richiesta da parte della Germania di macchinari Made in Reggio Emilia. La provincia reggiana segna nel primo semestre 2025 un -4,2% di export di macchinari verso il paese tedesco, migliore rispetto al -17,8% registrato nel 2024.

Dopo il forte aumento registrato nel 2024, quando le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS nella meccanica in provincia di Reggio Emilia sono più che raddoppiate (+158,6%), nei primi sei mesi del 2025 la crescita risulta ancora significativa, seppur più contenuta: nel territorio reggiano le ore di cassa integrazione autorizzate nei primi sei mesi del 2025 ammontano a 4.317.092 (+39%), dato che la posiziona al secondo posto tra le province regionali.

«La situazione rimane complicata – commenta Davide Gruppi, presidente della categoria Meccanica Lapam Confartigianato e anche presidente Meccanica per Confartigianato Emilia-Romagna – e non possiamo essere sereni. I dati però mostrano, per alcuni aspetti, barlumi di speranza: la situazione conflittuale e di instabilità che sta coinvolgendo ormai tutto il mondo non aiuta a lavorare con serenità, ma dobbiamo essere consapevoli che il Made in Italy rimane di grande appeal. Lavorando con qualità e con efficienza possiamo rimanere competitivi sul mercato. Per farlo, però, abbiamo bisogno anche di una classe politica pronta a sostenere le nostre attività e le nostre imprese con misure concrete e tangibili».