La Regione Emilia-Romagna amplia la platea dei destinatari della campagna di prevenzione contro le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei neonati e nei lattanti. Per garantire la massima copertura in vista dell’inizio della stagione epidemica, la profilassi gratuita con anticorpo monoclonale nirsevimab, già in corso, sarà estesa anche ai bambini nati tra il 1^ aprile e il 31 luglio 2025.
Fino ad ora l’immunizzazione, che viene eseguita sempre su base volontaria, era riservata ai nati tra agosto 2025 e marzo 2026, cioè nel periodo di maggiore circolazione del virus, oltre che ai neonati prematuri e quelli con patologie, che li pongono a un rischio più elevato di sviluppare problemi respiratori. Ora questo ulteriore allargamento, per proteggere un numero ancora più alto di bambini.
Per i nati tra il 1^ aprile e il 31 luglio 2025 la somministrazione sarà effettuata dalle Pediatrie di Comunità in occasione delle vaccinazioni obbligatorie e/o raccomandate, o durante sedute dedicate. Saranno coinvolti tutti i neonati e i lattanti, in particolare quelli prematuri o affetti da patologie che li espongono a un rischio maggiore di complicanze respiratorie.
L’immunizzazione, somministrata in un’unica dose intramuscolare, ha dimostrato un’elevata efficacia nella prevenzione delle forme gravi di infezione da VRS.
“La protezione precoce dei neonati- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi- è oggi la misura più efficace per ridurre l’impatto clinico delle infezioni respiratorie, in particolare per contenere il rischio di bronchiolite grave, più alto proprio nei primi 6 mesi di vita. Per questo, insieme al gruppo di lavoro regionale, abbiamo deciso di ampliare ulteriormente l’offerta dell’immunizzazione. I dati, che evidenziano un calo senza precedenti di ricoveri e ospedalizzazioni, ci hanno spinto ad estendere la campagna, garantita dalla nostra rete sanitaria pubblica su tutto il territorio regionale”.
Lo scorso anno, anche grazie all’alta adesione alla campagna (81%), in Emilia-Romagna si è registrata una riduzione significativa dei ricoveri ospedalieri rispetto alla stagione precedente: -65% nei bambini sotto l’anno di età e -77,2% nei ricoveri in terapia intensiva.
Con questa nuova estensione, la Regione Emilia-Romagna si conferma tra le prime in Italia ad adottare una strategia di prevenzione ampia e strutturata contro il VRS, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente infezioni, ricoveri e complicanze e di proteggere la salute dei neonati.
Il virus respiratorio sinciziale (VRS)
Il VRS è la principale causa di infezioni respiratorie nei primi anni di vita dei bambini. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono simili a quelli di una comune infezione respiratoria, ma l’infezione può in alcuni evolvere in bronchiolite grave con necessità di ricovero, soprattutto nei neonati o nei bambini con particolari condizioni di rischio.
Negli ultimi anni si è registrato un incremento significativo dei casi di infezione da VRS e in particolare delle forme più gravi che hanno richiesto il ricovero ospedaliero. Dal novembre 2024 è disponibile anche in Italia l’anticorpo monoclonale nirsevimab, che ha dimostrato di essere efficace nel prevenire le infezioni acute delle basse vie respiratorie e nel ridurre il rischio di bronchiolite da VRS.