“Inizia una nuova fase di gestione del Piano di sviluppo rurale, dopo un anno dall’avvio infatti possiamo fare le prime verifiche e calibrare gli interventi”. E’ quanto afferma l’assessore all’Agricoltura della Provincia Roberta Rivi, dopo che la Giunta provinciale ha deliberato gli stanziamenti arrivati dalla Regione Emilia Romagna per completare il finanziamento delle domande giacenti, per quanto riguarda il primo insediamento dei giovani agricoltori, e le misure agro-ambientali.


“Si tratta di due interventi di grandissima importanza – spiega l’assessore Rivi – perché ci consentono da un lato di aiutare il rinnovamento nelle imprese grazie all’inserimento di forze giovani, dall’altro di sostenere quelle azioni che rendono la produzione agricola maggiormente compatibile con l’ambiente al fine di rafforzare un’agricoltura più pulita e, di conseguenza, più orientata alla qualità dei prodotti”.

Nello specifico, per quanto riguarda l’agro-ambiente, sono state già finanziate 411 azioni che corrispondono a circa altrettante aziende per un importo di 1.431.486 euro. Sono 207 le aziende ad oggi escluse dal pagamento e con l’importo aggiuntivo deliberato di 668.233,34 euro potranno invece trovare pieno soddisfacimento tutte le richieste.
Per quanto riguarda l’insediamento dei giovani agricoltori, delle 61 domande ammesse, 43 sono state già finanziate, per un importo pari a 1.679.472 Euro, 18 sono invece quelle che saranno ora recuperate, per un importo di ulteriori 677.310 euro.

“Per quanto riguarda le domande di finanziamento per gli investimenti aziendali, al momento non ci sono nuove risorse, nonostante si stia cercando, insieme alla Regione Emilia-Romagna, di trovare un rimedio anche in questa direzione – continua l’assessore Rivi – Occorre però sottolineare che se per questa tipologia di domande abbiamo oggi meno risorse, è perché parte delle stesse sono state trasferite ad investimenti che non riguardano più solo le dotazioni tecniche delle aziende, ma progetti che possono incidere positivamente sulla crisi e sulle carenze più profonde del nostro sistema agricolo. Progetti che dovranno guardare in primo luogo al nuovo ruolo, alla nuova capacità manageriale alle nuove strutture che le aziende dovranno acquisire per rimanere e guadagnare nuovi spazi sul mercato”.

L’assessore Rivi sottolinea anche che “questa considerazione generale vale a maggior ragione per il comparto del Parmigiano Reggiano, dove 4.700 aziende agricole, 429 latterie per 20 operatori commerciali, con interessi spesso contrapposti a quelli del nostro formaggio e 5 gruppi di acquisto dimostrano quanto alta sia la necessità per le nostre aziende di riorganizzarsi per competere. Ecco allora l’importanza del finanziamento a questa tipologia di interventi definiti come progetti di filiera, rispetto ai quali non sono ancora stati emessi bandi, ma che rappresenteranno un completamento del quadro d’intervento che la Provincia sta mettendo in atto”.

“Non va dimenticato inoltre – aggiunge l’assessore Rivi – che questo è stato un cambiamento di fondo introdotto nel nuovo Piano di sviluppo rurale, ma è avvenuto con il consenso generale sia delle rappresentanze del settore agricolo, che delle forze politiche presenti nelle istituzioni. Solo dopo l’uscita di questi bandi relativi alle filiere avremo un quadro più realistico dell’efficacia del nostro intervento per finanziare l’ammodernamento della nostra agricoltura. Non va dimenticato infatti che siamo solo alla prima annualità di un piano che ci accompagnerà fino al 2013, e che quindi sono non solo possibili ma doverosi degli aggiustamenti in corso d’opera, che peraltro saranno obbligati nei prossimi mesi per i cambiamenti alla Politica agricola comunitaria introdotti dall’accordo dei mesi scorsi sull’Health Check, cioè quando si è fatto il punto sullo ‘stato di salute’ della Pac, e nel 2010 quando si avrà la ‘revisione di medio termine’, ovvero la verifica generale sul funzionamento della Pac stessa”.

“Oggi – conclude l’assessore Rivi – noi procediamo quindi a calibrare l’utilizzo dei fondi del Psr in modo più corrispondente alle richieste che abbiamo ricevuto, senza tuttavia deviare dagli obiettivi di fondo già fissati”.