«Restituire piena legittimità istituzionale alle Province italiane è oggi un passo indispensabile per rafforzare la capacità dello Stato di rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini e per garantire l’effettiva attuazione del dettato costituzionale. Le Province non sono un orpello burocratico né un livello amministrativo superfluo: sono parte integrante dell’architettura della Repubblica, come previsto dall’articolo 114 della Costituzione. È necessario colmare il vuoto normativo che ancora oggi ne limita il pieno funzionamento, restituendo loro dignità, risorse e strumenti adeguati per assolvere ai compiti che la legge attribuisce loro».

Con queste considerazioni il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, ha voluto commentare l’Assemblea nazionale dell’Unione delle Province d’Italia, tenutasi a Lecce il 25 e 26 novembre, che ha visto anche la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un’occasione importante di confronto, nella quale si è ribadito il ruolo strategico che le Province continuano a svolgere nell’equilibrio istituzionale del nostro Paese.

«Siamo a un bivio – sottolinea Braglia – in cui servono decisioni chiare, coraggio politico e volontà di affrontare in modo strutturale le criticità che hanno segnato l’ultimo decennio. Non c’è più tempo per l’incertezza. Le Province sono attori chiave nel governo del territorio, nei servizi per la scuola, la mobilità, l’ambiente e lo sviluppo. È tempo di una riforma vera che riconosca questo ruolo, altrimenti si rischia di compromettere la tenuta stessa del sistema istituzionale. Le sfide di oggi, dalla coesione sociale alla transizione ecologica, dalla mobilità sostenibile alla digitalizzazione, non possono essere vinte senza un’azione coordinata tra i diversi livelli di governo. Le Province non sono un ente di secondo piano, ma un punto di snodo essenziale tra lo Stato centrale, le Regioni e i Comuni».