Un nuovo piccolo bosco urbano, figlio del lavoro di alcune associazioni del territorio che hanno scelto, tra le altre cose, di rendere protagonisti i bambini: nel parco di via delle Grazie, a Piumazzo, nei giorni scorsi sono stati piantati trentanove alberi tra bagolari, aceri e frassini.

Si tratta di un progetto nato dal lavoro corale delle associazioni Almo, Arcispazio, Città degli Alberi e degli orti di Piumazzo, con il sostegno nella piantumazione del comitato genitori della scuola primaria Tassoni: una rete ampia e trasversale. A rendere tutto ancora più significativo sono stati i bambini e le bambine che hanno affondato le mani nella terra per collocare le nuove giovani piante: sono loro il cuore di questo intervento, perché, come spiegano il vicesindaco di Castelfranco Emilia, Alessandro Salvioli, e l’assessora all’ambiente Sarah Testoni, «con loro cresceranno questi alberi chiamati un domani a dare ombra, aria migliore, bellezza e protezione. È a loro che dobbiamo l’impegno quotidiano nel migliorare le nostre aree verdi, nel costruire spazi capaci di mitigare il caldo sempre più intenso e gli effetti dei cambiamenti climatici, nel custodire la natura come patrimonio comune e come infrastruttura essenziale per la qualità della vita».

Castelfranco Emilia sta investendo con determinazione in una visione che mette il verde al centro delle politiche urbane, nondimeno per il fatto che sul territorio ci sono 70 ettari quadrati di aree verdi. Perché, aggiungono Salvioli e Testoni, «una città attrattiva è prima di tutto una città vivibile, che considera parchi, viali alberati, prati stabili, corridoi ecologici e aree di riequilibrio come un’unica grande trama capace di migliorare il comfort urbano, filtrare le acque, ridurre le isole di calore, sostenere la biodiversità e offrire luoghi di socialità diffusa. Il bosco di Piumazzo si inserisce dentro questa traiettoria: è un tassello di un mosaico più grande, che guarda alla rete ambientale che collega Manzolino, Villa Sorra e Bosco Albergati come a un asse strategico del territorio, da valorizzare non solo in chiave ecologica ma anche culturale e turistica e, soprattutto, assieme a queste associazioni virtuose che ringraziamo a nome della Città di Castelfranco Emilia».