La 36esima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore, indagine che misurare i livelli di benessere nei territori italiani ed i cui risultati sono presentati oggi sulle pagine del quotidiano, segna il ritorno alla vittoria della provincia di Trento: già incoronata regina dell’Indice di Sportività 2025 e di Ecosistema Urbano, Trento svetta in un podio tutto alpino di teste di serie dell’indagine: Bolzano è al secondo posto e Udine al terzo. All’ultimo gradino troviamo Reggio Calabria, maglia nera di una classifica che vede le ultime 24 posizioni tutte occupate da province del Mezzogiorno.

L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La top 10 della classifica quest’anno è popolata da territori del Nord Italia, in un mix tra grandi città come Bologna, quarta, e Milano, ottava, e province di piccola taglia come Bergamo (quinta, vincitrice nel 2024), Treviso (sesta, con il record di posizioni risalite: +18), Verona (settima), Padova (nona, che ritorna tra le prime 10 dopo 30 anni di assenza: era nona nel 1994) e Parma (decima). Forlì-Cesena si trova all’undicesima posizione (+2), mentre Modena sale di ben nove gradini, piazzandosi dodicesima. Scendendo un po’ tra le prime venti troviamo Ravenna 19/a e Reggio Emilia che occupa la ventesima posizione (entrambe +8). A trionfare, come già in passato, è in particolare il versante Nord-Orientale della penisola.

“Un’altra classifica sulla qualità della vita vede la nostra città e la nostra provincia guadagnare posizioni assolute. Si tratta della classifica del Sole24Ore, secondo la quale Reggio Emilia è 20esima per qualità della vita in Italia per un combinato di indicatori che riguardano diverse sfere del vivere. Nella classifica di Italia Oggi, pubblicata poche settimane fa, Reggio risultava al decimo posto, con un incremento di 9 posizioni.

Sono 8 invece secondo il Sole24Ore le posizioni guadagnate dalla nostra città rispetto all’anno scorso e, come sempre, l’analisi puntuale degli indicatori mette in evidenza diverse luci e qualche ombra” – afferma il Sindaco Marco Massari.

“Da una lettura più approfondita, registriamo che ci attestiamo ai vertici per ricchezza e consumi, con il 4° posto assoluto che fa registrare performance rilevanti per quanto riguarda il reddito medio e la retribuzione media dei dipendenti. Una città del lavoro quindi, in cui istituzioni, tessuto produttivo, parti sociali, corpi intermedi contribuiscono a costruire le condizioni per una qualità della vita testimoniata anche dai consumi in crescita e dai valori di Isee medio tra i migliori d’Italia.

Interessante anche il quadro riguardante gli indici demografici (6° posto assoluto), da cui emerge una popolazione più giovane della media nazionale, con tassi di istruzione rilevanti, oltre a un’immigrazione sempre più regolare e a una sanità che continua a rispondere bene alle esigenze della cittadinanza.

La macro area “giustizia e sicurezza” – come sappiamo bene – crea invece preoccupazione nella nostra e in molte altre città simili, soprattutto per quanto riguarda l’aumento delle denunce legate a furti e rapine. Un dato che ha un risvolto anche positivo nel momento in cui le denunce in aumento rappresentano anche un segno di rinnovata consapevolezza.

Si tratta certamente di una evidente criticità che riguarda moltissime città del centro nord, tra le quali Reggio si colloca comunque in una situazione meno negativa di molte altre, anche nella nostra Regione. E’ tuttavia necessario che, con il contributo delle forze dell’ordine, che hanno il compito di gestire l’ordine pubblico, si lavori per migliorare i livelli di sicurezza del territorio.

Preoccupa anche il 59° posto per “cultura e tempo libero” dove però pesano molto gli indici legati al clima padano e all’offerta quantitativa di librerie e ristoranti.

Per quanto riguarda il tasso di motorizzazione indicato dal rapporto (107esimo posto), si tratta di un dato fortemente viziato da circa 30mila veicoli da parte di un colosso del noleggio auto, immatricolati a Reggio Emilia ma circolanti nella nostra provincia solo in minima parte. Mentre si registrano ottime performance nella raccolta differenziata e nell’ecosistema urbano.

Ritengo che tutte le classifiche siano strumenti parziali ma comunque utili nel momento in cui interrogano il “sistema Reggio”, attori istituzionali, economici, culturali, sociali, cittadine e cittadini, su eccellenze e criticità per cui insieme dobbiamo lavorare. Le 8 posizioni guadagnate rappresentano però un segnale significativo, di cui è giusto tener conto” – conclude il Sindaco di Reggio Emilia.