Modena accoglie il nuovo anno con lo spettacolo che ha aperto l’anno olimpico a Parigi, davanti a un’Arco di Trionfo avvolto da una folla immensa. Il prossimo 31 dicembre “Galileo”, la fantasmagorica creazione aerea della compagnia francese Deus ex Machina, arriverà in piazza Roma, con inizio alle 23, per trasformare il passaggio al 2026 in una notte di pura meraviglia. L’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Comunale questa mattina, mercoledì 3 dicembre, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Massimo Mezzetti, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, Massimiliano Morini per la Fondazione di Modena, Claudio Borgianni della Fondazione Entreterre e Roberto De Lellis, curatore dell’evento.
In questa edizione modenese “Galileo” manterrà intatta la potenza poetica e visiva che lo ha reso celebre: una grande sfera sospesa fino a 50 metri d’altezza, che diventa il centro di una coreografia aerea in cui corde, tessuti, trapezi oscillanti, cinghie, palo cinese e danza verticale si intrecciano per raccontare il più rivoluzionario dei cambi di prospettiva, il passaggio dal geocentrismo all’eliocentrismo. La figura di Galileo, un direttore di circo vestito di bianco, guida il pubblico con passo leggero attraverso leggende antiche, teorie ardite e intuizioni scientifiche, da un mondo che immagina la Terra appoggiata sul guscio di una tartaruga gigante fino all’audacia della legge di gravità.
L’intero racconto si svolge sospeso a una gru a cinquanta metri dal suolo, mentre attorno agli artisti si accendono proiezioni monumentali di nebulose e costellazioni che animano i profili seicenteschi degli edifici di piazza Roma. La città diventa così un teatro naturale che respira con la scena, un palcoscenico urbano che si apre al cielo e si lascia attraversare da luci, danze e figure che sembrano sfidare la gravità. La grande sfera d’acciaio, vero cuore dello spettacolo, ruota sopra le teste degli spettatori come un pianeta vivo, generando un fluire continuo di acrobazie, apparizioni luminose e gesti sospesi.
Il finale è una visione di grazia pura: la sfera, trasformata in una sorta di giostrina stellare, fa ruotare gli artisti come piccoli personaggi animati che disegnano traiettorie dolcissime nella notte di San Silvestro. È un momento che tocca tutte le età, dai bambini ai nonni, dal pubblico più curioso a quello che cerca un’emozione diversa: Galileo è pensato per tutti, “dai 3 ai 90 anni”, e porta con sé quella capacità rara di unire stupore, poesia e festa in un’unica immagine condivisa.
Fondata nel 2009 da professionisti che hanno partecipato a grandi eventi scenici internazionali, la compagnia Deus ex Machina è oggi uno dei gruppi più riconosciuti nel campo degli spettacoli aerei. “Quando sogni da solo, è solo un sogno, ma quando sogni insieme, è già realtà”: questa frase di Helder Pessoa Camara è alla base della loro poetica, fatta di corpi che sfidano le leggi fisiche, strutture ingegnose che diventano scenografie e un approccio che fonde danza, teatro, arti visive e pirotecnica.
Il loro percorso artistico è costellato di festival delle luci, tournée e collaborazioni in giro per il mondo, da Taiwan agli Emirati Arabi. Tradotto in otto lingue, “Galileo” è una delle loro creazioni più amate, affascinando pubblici diversi per sensibilità e tradizioni.
Come già per gli ultimi capodanni del 2024 e del 2025, anche quello che segna l’inizio del 2026 fonde i linguaggi dell’arte con la tecnologia e la creatività nell’ambito di Modena città creativa Unesco per le Media Arts. Lo spettacolo è promosso dal Comune di Modena, con il sostegno della Fondazione di Modena, ed è organizzato dalla Fondazione Entroterre.
LUCI IN CITTÀ, IL CENTRO STORICO GREMITO PER IL NATALE MODENESE
Quest’anno il Natale ha preso forma in un’atmosfera ‘tirolese’ che avvolge il centro storico e conquista sia modenesi che visitatori. Nei primi due weekend del Modena Christmas Village decine di migliaia di persone hanno affollato il centro storico, anche con un’alta percentuale di stranieri. Spagna, Francia, Stati Uniti, Polonia e Regno Unito guidano la classifica delle presenze internazionali. E alle 17 di oggi mercoledì 3 dicembre, in largo San Francesco, è in programma l’accensione delle tradizionali luminarie natalizie con il sindaco Massimo Mezzetti, gli assessori Andrea Bortolamasi e Paolo Zanca, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari, Cinzia Ligabue e Angelo Giovannini, rispettivamente vicepresidente e direttore di Modenamoremio. Da largo San Francesco ci si dirigerà verso piazza XX Settembre, piazza Torre, piazza Mazzini per poi raggiungere piazza Roma insieme alla Banda cittadina “Andrea Ferri” di Modena.
Fino al 6 gennaio il “Modena Christmas Village”, patrocinato dal Comune e realizzato da Sgp Grandi Eventi con Tirol Event, trasforma piazza Grande, piazza XX Settembre e piazza Torre in un villaggio dove le luci, i profumi e ambiente natalizio ricreano un’esperienza immersiva. Le baite di legno, i tetti a capanna, le decorazioni in abete e le casette ornate di luci compongono un paesaggio che invita a rallentare e a respirare l’atmosfera natalizia insieme alle famiglie, ai turisti e ai tanti cittadini che affollano quotidianamente le piazze.
Il mercatino ospita artigiani che propongono addobbi in legno intagliato, palline per l’albero, candele profumate, cappelli e sciarpe in lana d’alpaca, accessori in montone e numerose idee regalo. Accanto alle bancarelle dell’artigianato, la gastronomia tipica tirolese con canederli, brezel appena sfornati, strudel e vin brûlé.
A rendere ancora più viva l’atmosfera contribuisce un programma di spettacoli che anima ogni fine settimana e i giorni festivi con parate musicali, marching band, cori gospel, zampognari e musicisti con cornamuse, oltre a sfilate di trampolieri, artisti circensi e acrobati che attraversano le vie del centro.
In piazza XX Settembre ha trovato spazio il Villaggio di Babbo Natale, un angolo incantato dedicato ai più piccoli con la giostra a tema, la slitta, il trono e la casetta postale dove imbucare le letterine. Qui bambini e famiglie partecipano a laboratori creativi, letture animate, giochi e attività artigianali, mentre da domenica 7 dicembre Babbo Natale accoglie ogni giorno i più piccoli per ricevere i loro desideri.
Il cuore visivo delle feste è tuttavia lo spettacolo di luci e videomapping che al calare del sole anima le facciate dei palazzi di piazza Grande con proiezioni colorate ispirate al Natale.
“Natale in centro storico” è a sua volta il ricco programma curato da Modenamoremio che, con il patrocinio del Comune e il supporto della Camera di Commercio e Bper, invita i cittadini della provincia a vivere momenti sereni nel cuore della città. Le luminarie, il trenino dei bimbi con partenza da piazza XX Settembre, gli abeti decorati e le installazioni luminose restituiscono a vie e piazze un’atmosfera calda e accogliente.
Una delle novità dell’anno è la giostra antica in stile Liberty in piazza Roma, che si affianca al Villaggio di Babbo Natale e alla Casa della Befana in largo San Francesco, luoghi animati ogni pomeriggio da spettacoli, clown, trampolieri, truccabimbi e laboratori realizzati grazie alla collaborazione di numerose associazioni del territorio.
Il libretto “Caro Babbo Natale, ti lascio dei biscotti” raccoglie una selezione delle letterine dell’anno scorso e viene distribuito come ricordo delle emozioni dei più piccoli. Nella Sala dei Passi Perduti del Municipio ha trovato posto un suggestivo presepe in terracotta realizzato dagli Amici del Corni.
Al parco Novi Sad l’Accademia del Ghiaccio accoglie modenesi e visitatori con una pista di pattinaggio che diventa un nuovo punto di incontro per famiglie e giovani e contribuisce a rendere l’area più viva e frequentata, inserendosi nel più ampio percorso di animazione dei luoghi del centro storico.
Infine, all’ex Albergo Diurno di piazza Mazzini, prende avvio sabato 6 dicembre la mostra di presepi artistici, visitabile fino al 6 gennaio. Dopo il successo dello scorso anno, otto fotografi e otto poeti modenesi reinterpretano i gruppi scultorei esposti con scatti e testi originali, trasformando la tradizione in un atto creativo che dialoga con la città e ne celebra le eccellenze.




