Bologna con 45 milioni e 573mila
lire, Modena con 45 milioni e 416 mila, Parma con 44 milioni e
684 mila lire e Reggio Emilia con 43 milioni e 125 mila, alle
spalle della provincia di Milano con 51 milioni e 304 mila lire,
seguita da Bolzano con 45 milioni e 856 mila lire.

E’ questa la
classifica registrata nel 1999 del valore aggiunto ai prezzi di
base per abitante. Così l’ Istat ha ultimamente divulgato la
prima serie dei conti economici provinciali 1995-1999 in
ossequio al Regolamento comunitario 2223/96 sul Sistema Europeo
dei Conti (SEC95). Si tratta quindi -nota l’ Ufficio studi
dell’ Unioncamere Emilia Romagna- di una novità assoluta che
consente di avere un’ immagine ”ufficiale” della ricchezza
delle varie province italiane.
L’ Emilia-Romagna, tra le regioni, ha guadagnato una
posizione tra il 1995 e il 1999, salendo dal quarto al terzo
posto. Il miglioramento più consistente è stato registrato a
Piacenza, che è risalita dal 37/o al 27/o posto. La provincia
di Forlì-Cesena ha guadagnato otto posizioni, salendo dal 25/o
al 17/o posto. Bologna ha migliorato di una posizione il già
eccellente quarto posto del 1995. Reggio Emilia è rimasta
stabile al sesto posto. Parma si è portata dal 7/o al 5/o
posto. Ravenna è risalita di due posizioni, dal 30/o al 28/o
posto. Da questo quadro di generale miglioramento si sono
distinte negativamente le province di Modena, scivolata dal 2/o
al 4/o posto, Rimini scesa dal 12/o al 14/o posto e Ferrara
passata dal 43/o al 46/o posto. Se si guarda poi alla variazione
media annua intercorsa tra il 1995 e il 1999 l’ aumento più
ampio è stato rilevato a Piacenza (+4,9%), seguita da Parma e
Forli’-Cesena entrambe con +4,5%. L’ aumento più contenuto,
pari al 3,5%, è stato registrato in tre province: Reggio
Emilia
, Modena e Rimini. L’ occupazione interna è cresciuta in Italia, tra il 1995 e
il 1999, del 3,2%. Gli aumenti percentuali
più consistenti, superiori al 10%, sono stati riscontrati nelle
province di Forlì-Cesena (+10,2%), Reggio Emilia (+10,3%),
Caltanisetta (+10,4%), Trapani (+10,5) e Siena (+10,9).
In Emilia-Romagna hanno infine prevalso gli aumenti compresi
fra il +2,7% di Bologna e il +10,3% di Reggio Emilia. Le
eccezioni hanno riguardato le province di Ferrara e Rimini i cui
occupati interni sono diminuiti rispettivamente, tra il 1995 e
il 1999, del 2,4 e 2,1%.