Venti milioni in più rispetto al 2006 per un totale complessivo di 95.468.214 euro. A tanto ammontano le risorse varate dalla Giunta attraverso il riparto del Fondo sociale regionale a cui si aggiunge l’impegno della Regione per il sostegno alle persone non autosufficienti, con risorse regionali pari a 311 milioni di euro per il 2007.


Una parte delle risorse del Fondo, 37 milioni, sarà destinata ai Comuni per garantire il mantenimento, lo sviluppo e la qualificazione della rete degli interventi e dei servizi. Inoltre, verranno assegnati 2 milioni di euro per il consolidamento degli Uffici di piano, previsti dal Piano sociale e sanitario 2008-10, quale strumento fondamentale per realizzare il nuovo modello di governance locale.
Alle Province saranno destinati 1,290 milioni per le azioni di coordinamento, informazione, osservazione e monitoraggio della rete dei servizi.
L’assessore regionale alle Politiche sociali Anna Maria Dapporto ha espresso “grande soddisfazione per questo importante risultato, soprattutto in considerazione dell’aumento complessivo di 20 milioni rispetto al 2006 e di 40 milioni sul 2005, anno in cui il Governo nazionale dimezzò il Fondo nazionale per le politiche sociali”.
“Grazie a queste risorse – ha aggiunto l’assessore – sarà possibile programmare e realizzare con maggiore efficacia gli interventi volti a garantire benessere e coesione in tutta la comunità”.

Come vengono investite le risorse
Il riparto prevede la destinazione di risorse a programmi finalizzati, i quali hanno lo scopo di indirizzare le politiche territoriali verso alcuni obiettivi ritenuti di rilevanza strategica dalla Regione.
– Nell’area famiglia e minori sono stati ripartiti 31,5 milioni, di cui 19,9 mln dedicati a servizi per la prima infanzia (10,9 mln destinati alla costruzione di nuove strutture). In quest’area è da rilevare l’impegno del Governo che, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche familiari e del Piano straordinario per i nidi, ha ripartito all’Emilia-Romagna 15 milioni di euro destinati allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia, alla sperimentazione di iniziative per l’abbattimento del costo dei servizi per famiglie con 4 o più figli, alla qualificazione delle assistenti familiari, a potenziare e ampliare gli interventi sociali a favore delle famiglie.
– Nell’area promozione del benessere dei giovani, per azioni volte a prevenire l’uso/abuso di sostanze e per il reinserimento di soggetti dipendenti e multiproblematici vengono destinati 1,7 milioni.
– Nell’area immigrazione, vengono destinati 3,5 milioni per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri e 310 mila euro per azioni di integrazione sociale in favore di vittime della tratta, dello sfruttamento e riduzione in schiavitù.
– Nell’area contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, vengono stanziati complessivamente 3,350 milioni di euro per azioni di contrasto alla crescente vulnerabilità delle persone e delle famiglie, in particolare quelle monoreddito e monoparentali (spesso madri sole con figli).
– Infine, nell’area anziani, vengono stanziati complessivi 9,9 milioni che vanno ad aggiungersi agli interventi realizzati con i 311 mln già previsti dal Fondo regionale per la non autosufficienza.