Targhe alterne a fasce orarie il giovedì e tutti a piedi almeno una domenica al mese. Queste in estrema sintesi le misure antismog per ridurre le polveri sottili, dannosissime per la salute, a cui dovranno attenersi dal 2 ottobre al 31 marzo gli emiliano romagnoli che vivono nelle città con più di 50 mila abitanti.

Per il secondo anno consecutivo Regione, Province e Comuni (i nove capoluoghi più Faenza, Imola e Carpi) hanno sottoscritto l’accordo sulla qualità dell’aria, riconfermando in parte i provvedimenti sul traffico già sperimentati, ma accompagnandoli anche con interventi straordinari sulla mobilità che incidono sulle cause strutturali dell’inquinamento per un importo complessivo di 191 milioni di euro da destinare a bus ecologici, piste ciclabili, ecc.

Si comincerà il 21 settembre con la prima domenica ecologica preceduta da una campagna di comunicazione per informare i cittadini e annunciare che le misure di restrizione del traffico scatteranno il 2 ottobre fino al 31 marzo, a parte la consueta sospensione natalizia. A differenza dell’anno scorso lo stop è obbligatorio solo una domenica al mese, mentre i singoli Comuni decideranno il da farsi nelle altre.

L’esperienza dell’anno scorso ha dimostrato infatti che la domenica ‘il gioco non vale la candela’: le restrizioni al traffico nelle giornate festive hanno portato cioé a una riduzione della concentrazioni delle polveri di un modesto 5% (dato medio annuale) contro il 18% del giovedì.

Tutti i giovedì restano invece le targhe alterne dalle 8.30 alle 12.30 e fra le 14.30 e le 19.30, oltre al blocco totale, nelle stesse fasce orarie, dei veicoli non catalizzati, i diesel non euro e i motorini (a far la differenza sarà il bollino blu: stop a quelli senza controllo del gas di scarico).

Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 17.30 alle 19.30 limitazione della circolazione privata dei veicoli non catalizzati, diesel non euro e dei motorini a due tempi non euro (anche se con bollino blu).