Un percorso trasversale attraverso il contemporaneo, un nuovo festival che, a partire
dalla musica, mira a istituire una rete di relazioni con danza e teatro: è la filosofia di Rec 2003, che partirà il 3 ottobre con l’ ‘Othello Syndrome’ di Uri Caine.

La kermesse, con la direzione artistica di Daniele Abbado, è organizzata dalla fondazione I Teatri di Reggio Emilia e si svolgerà nei tre teatri cittadini Valli, Ariosto e Cavallerizza.

Dopo l’Othello di Caine si prosegue con appuntamenti che vanno dalla danza (Aterballetto con Mauro Bigonzetti) alla musica, tra cui il primo, parziale, omaggio a Luciano Berio, di cui l’Icarus Ensemble eseguirà alcune composizioni.

Alla Cavallerizza, il 23 e il 24 ottobre, sarà in scena
‘L’angelo e il golem’, con la leggenda praghese del Golem trasportata da Fabrizio Lupo nei vecchi quartieri di Palermo. Sul palcoscenico cantanti, attori, strumentisti e interludi video. Ispirato al Sud il lavoro di Luis Sclavis, clarinettista e compositore jazz. A fine ottobre alla Cavallerizza sarà in
scena ‘Nunzio’, opera vincitrice della selezione autori nuovi ’94, oltre a ‘Bar’ e ‘La festa’, sempre di Spiro Scimone. La Cavallerizza ospiterà anche i ‘Virtuosi di San Martino’ un gruppo che contamina musica testi e canzoni che si rifanno al cabaret e all’avanspettacolo.

Rec prosegue con un omaggio a Paolo Castaldi, con un concerto
del Waine Horowitz Quartet e uno dei Boredoms, gruppo storico del rock giapponese più radicale. Repertorio contemporaneo per i Zeitkratzer, band berlinese che passa da Lou Reed alla techno
di Merzbow.

Si torna alla danza, il 28 novembre, con Emio Greco. Chiusura a dicembre con ‘Shooting star’, uno spettacolo di teatro danza di Denis Chabrouillet.