Sono sempre di più i bambini che la
notte dormono male per colpa della Tv. I dati emergono da un laboratorio di ricerca effettuato dal dipartimento di neuropsichiatria e di psicologia dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e dall’ANS (Associazione Nazionale Sociologi) con la collaborazione di 200 genitori di bambini in età compresa fra i 6 e i 10 anni.


Il 61% dei genitori ha dichiarato che i propri figli, con alta frequenza statistica, non riescono a prendere sonno facilmente oppure si svegliano agitati nel corso della notte.
Le motivazioni addotte vertono su scene e situazioni generate da dinamiche televisive: scenari di sangue (33%), di guerra (28%), di coinvolgimento in azioni particolarmente violente – rapine, omicidi, inseguimenti, ecc. – (21%), di coinvolgimento in eventi sinistri – terremoto, incidente aereo, automobilistico, frana, ecc. – o di altri contesti similari – funerali, ospedali, ecc. – (18%).


E’ importante che i genitori ascoltino la narrazione del brutto sogno aiutando il bambino a sostenere le emozioni da esso provocate, evitando di banalizzarne il contenuto affinche’ lo stesso non venga elaborato dal bimbo in maniera distorta con possibili ed immaginabili conseguenze sul piano sociocomportamentale.
Cosi’ come sarebbe apprezzabile che i responsabili dei palinsesti la smettessero una volta per tutte di considerare la difesa dei minori dalle dinamiche televisive improprie un fatto moraleggiante e la collocassero nell’esatta situazione di difesa di una fascia debole da un’impropria agenzia primaria di socializzazione, qual e’ divenuta la tv contemporanea.