La giornata nazionale di protesta in
difesa della scuola pubblica si è aperta in piazza della
Repubblica con il corteo degli studenti organizzato da Uds,
Studenti.net, Sinistra Giovanile, Giovani comunisti contro la
riforma Moratti.

Arrivati a Roma da tutta Italia con treni e pullman speciali,
alcune migliaia di studenti (sarebbero 30 mila secondo gli
organizzatori) hanno cominciato a sfilare lungo le strade del
centro per confluire poi nella manifestazione degli insegnanti e
dei lavoratori della scuola di Cgil, Cisl e Uil.
Dietro due grandi striscioni con la scritta “La Moratti
ruba ai poveri per dare ai ricchi”, “Basta, ora parliamo
noi”, gli studenti contestano la scuola ‘divisa in due’ e i
tagli della Finanziaria. Tra gli slogan più gridati ‘La
Costituzione ce l’ ha insegnato ‘senza oneri per lo Stato'” e
“la Finanziaria fatela davvero, libri di testo a costo zero”.
Gli studenti sono scesi in piazza con slogan e bandiere per
rivendicare il diritto allo studio “per tutti e non solo per
chi se lo può permettere”, protestando contro la decisione del
Governo di stanziare altri 100 milioni di euro per la scuola
privata, prelevati dal fondo di ultima istanza per la povertà,
mentre per l’ edilizia scolastica non c’ è neanche un
centesimo”.
“La finanziaria continua a fare regali alla scuola privata,
si dimentica completamente della scuola pubblica e smentisce le
promesse del ministro Moratti che ha ridotto la risorse da 8,5
miliardi di euro a soli 90 milioni”, spiega un volantino dell’
Unione degli Studenti che ha anche promosso un’ indagine via
internet da cui risulta “che studiare costa caro”: in media
990 euro all’ anno, tra libri, tasse e trasporti.