Ha meno di 30 anni, risiede
prevalentemente al nord, nella maggior parte dei casi vanta un lavoro stabile, possiede la licenza media o professionale.
Questo, in estrema sintesi, l’identikit del nuovo consumatore delle cosiddette “droghe ricreazionali” (perche’ la loro assunzione rende nell’immediato piu’ socievoli): anfetamina, ecstasi, cocaina, psicofarmaci, LSD, registrato negli oltre 200 Servizi territoriali pubblici e privati e censiti da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanita’ (ISS)

Dalla ricerca, che per la prima volta accende i riflettori sul consumo di droghe diverse dall’eroina, realizzata in collaborazione con le Regioni, e’ presentata oggi nel corso del Workshop “Nuove droghe, nuovi problemi, sostanze ricreazionali e ricerca di territorio”, emerge un aumento generale del consumo di droghe pari al 4% tra il 1999 e il 2002, anche se l’eroina resta la principale motivazione per cui ci si rivolge al Ser.T. Il consumo poi, non avviene piu’ solo in discoteca, ma anche e soprattutto in casa.

“La ricerca e’ la prima di cosi’ ampio respiro – spiega Teodora Macchia, dell’ISS – effettuata nell’ambito dei Servizi territoriali pubblici e privati”. Sono stati infatti coinvolti oltre 200 Ser.T, che rappresentano il 40% di tutte le strutture diffuse in Italia e che coprono circa la meta’ del territorio nazionale. Importante anche il campione, composto da 1.911
soggetti dell’eta’ media di 27,4 anni, di cui l’86,8% costituito da maschi e il 13,2% da femmine. “Per la prima volta – prosegue la ricercatrice – l’attenzione e’ stata focalizzata, non sul classico consumo di eroina, ma sulle droghe ricreazionali: cocaina, ecstasy, ketamina, psicofarmaci, anfetamine, inalanti.

I dati confermano, quindi, un aumento generale del consumo di droghe pari al 4% tra il 1999 e il 2002, come risulta dalla relazione presentata al Parlamento dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Aumenta anche del 3% la percentuale di coloro che si rivolgono presso queste strutture a causa di una dipendenza specifica da droghe ‘ricreazionali’, in primo luogo dalla cocaina, di cui fa uso l’8,7% del campione contro il 4,3% del 1999. Secondo la ricerca, inoltre, i consumatori non sono solo studenti o persone emarginate, ma anche uomini maturi, apparentemente integrati socialmente”.

Gli studenti, infatti, rappresentano
una percentuale non particolarmente significativa del campione, appena il 6,2%. I disoccupati sono circa il 23%, mentre piu’ del 60% ha un’occupazione e quasi la meta’ gode addirittura del cosiddetto posto fisso. Una sicurezza questa che caratterizza maggiormente gli uomini (50,7%) rispetto alle donne (30,5%), sebbene poi queste ultime risultino complessivamente piu’ “acculturate”, conseguendo nel 22% dei casi la licenza superiore contro il 13% dei maschi.
Complessivamente e’ con la scuola media che termina il percorso di studi del campione (quasi il 65%).


La discoteca non e’ l’unico luogo in cui si assumono droghe ricreazionali. Le percentuali mostrano, a sorpresa, che il consumo avviene molte volte anche in casa: questo e’ vero per il 40% degli uomini e il 30% delle donne. Il 15% del campione si droga in strada, il 27% in discoteca e il 20% nei locali pubblici. Circa un soggetto su tre, poi, consuma abitualmente in solitudine. “Il consumatore tipico, in altre parole – spiega ancora Macchia – non si droga piu’ per riuscire a integrarsi nel gruppo o per godere di momenti ricreazionali, ma per sentirsi appagato quando e’ solo”.

La mappa geografica del consumo delle droghe ricreazionali vede primeggiare il Nord-Ovest con un aumento del 6,6% dal 1999 al 2000. In coda il Sud dove ci si droga con le nuove sostanze appena dell’1,7% in piu’. Le zone d’Italia, poi, dove maggiormente si e’ assistito a una riduzione del consumo di eroina sono il Nord-Est (-5.1%), il Centro (-3,6%) e le isole (-7%). Nel Sud si e’ registrata una diminuzione di appena lo 0,2%, mentre nel Nord-Ovest il consumo di questa sostanza aumenta dell’1%.

In merito alle modalita’ di consumo: la cocaina risulta essere la preferita tra le droghe ricreazionali, scelta maggiormente dagli uomini (73,5%) rispetto alle donne (55,3%): il consumo primario di questa sostanza ha registrato, tra il 1999 e il 2002, un aumento dell’80%, contro il 27% dei cannabinoidi, il 5% dell’eroina e il 4% dell’ecstasy. Un incremento del 17,1% segna, infine, il numero delle persone in trattamento per anfetamine. Molte volte, inoltre e in momenti diversi, i nuovi consumatori ricorrono a piu’ tipi di sostanze, quasi sempre per compensare gli effetti di altre droghe assunte precedentemente. Ad esempio eroina e psicofarmaci sono spesso utilizzate per moderare gli effetti di una serata a base di cocaina ed ecstasy. Non solo: piu’ del 20% di chi consuma altre sostanze ricreazionali, preferisce farlo in associazione alla cocaina. Vale a dire che un soggetto su cinque del campione analizzato, mentre si droga con eroina, cannabinoidi, LSD, non disdegna di prendere anche qualche dose di cocaina.